domenica, Ottobre 1, 2023

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Addestramento gratuito del cane in città

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E’ iniziato ieri a Milano il primo corso gratuito in Italia per cani e padroni metropolitani.
I nostri amici a quattro zampe che vivono in città si trovano spesso a trascorrere lunghe ore in appartamento, a metter su qualche kg di troppo, a spaventarsi per i rumori del traffico quando scendono in strada, a tirare quando vanno a guinzaglio e l’elenco potrebbe continuare a lungo. I padroni spesso non sanno come comportarsi quando il cane non va a passo accanto al padrone e tira con forza mettendosi anche in situazioni pericolose come ad esempio l’attraversamento repentino della strada, non sanno cosa dire quando il vicino di casa si lamenta perché il cane abbaia in assenza dei proprietari ecc.

E’ per rispondere a tanti quesiti e per imparare ad educare il proprio cucciolo che il Comune di Milano promuove il Dog Training Pro Plan (sponsor Purina Pro Plan) un corso breve di addestramento GRATUITO che prevede lezioni al Parco Sempione di Milano. La prima lezione è iniziata ieri 9 maggio e i prossimi incontri si terranno di sabato per 3 weekend consecutivi. Veterinari, esperti istruttori e nutrizionisti daranno utili informazioni e insegneranno le regole fondamentali del comportamento di cani e padroni. La prima lezione è stata dedicata all’educazione di base con esercizi pratici per ottenere dal proprio cane le posizioni di fermo, a terra e seduto, mentre la seconda lezione, sarà dedicata alla condotta al guinzaglio, e finalizzata ad impostare e mantenere una corretta andatura per passeggiare e vivere tranquillamente nel contesto urbano. Infine, nella terza lezione dedicata al richiamo, i proprietari potranno imparare come educare il cane al proprio richiamo, per affrontare con prontezza ogni situazione.
La stessa iniziativa approderà anche in altre grandi città, ovvero: Torino, Genova e Roma.
Noi speriamo che anche altri comuni possano ospitare eventi simili che risultano di grande utilità.

Un randagio: cittadino onorario!

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Un randagio di nome Peppino è scomparso il 5 maggio u.s. all’età di circa 15 anni lasciando gli abitanti di Matrice, in provincia di Campobasso, in lacrime. Era diventato il cane del paese e si era guadagnato la simpatia di tutti i cittadini che lo hanno nutrito e accudito per più di 10 anni.  Un tecnico del comune si è preoccupato di dargli una degna sepoltura con tanto di manifesti funebri, che ne annunciavano la scomparsa per vecchiaia, e una fossa lungo la strada che da Matrice conduce a Santa Maria della Strada. “Peppino è venuto al funerale di mio fratello e volevo ricambiare il gesto di cortesia” così ha commentato l’uomo. Tutti i cittadini si sono mobilitati e con moltissime e-mail hanno richiesto al sindaco un riconoscimento ufficiale per omaggiare  questo meticcio diventato la mascotte delle grandi occasioni e l’amico dei bambini sui quali vigilava accopagnandoli a scuola. Peppino dunque è stato sempre presente a tutti gli eventi importanti che hanno scandito la vita del paese, era considerato “un cittadino esemplare”. Per questo motivo il sindaco, Michele Cirino, non ha esitato ad accogliere la richiesta dei suoi compaesani e ad assegnare a Peppino la cittadinanza onoraria. Presto sulla sua fossa verrà posta una lapide a ricordo. In un periodo in cui si sentono tante storie bestiali di uomini, finalmente una bella storia d’amore, un esempio di rispetto che unisce gli umani e un umile cagnetto randagio!

Primo Centro Oncologico Veterinario in Italia

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Il primo centro oncologico veterinario in Italia verrà inaugurato venerdì 8 maggio 2009. La struttura privata, che si trova a Sasso Marconi (BO) in Via San Lorenzo n°14, si estende su una superficie di ben 500 metri quadri, di cui 150 occupati dal bunker dove si effettuano i trattamenti. Al piano superiore si trovano le sale visita, le sale ricovero, le sale per le medicazioni, un laboratorio, una sala conferenze e naturalmente una sala d’attesa per il ricevimento dei proprietari munita di tutti i servizi.  La tecnologia per la radioterapia prevede l’utilizzo di un acceleratore lineare, strumento innovativo che permette, attraverso l’emissione di raggi X o di elettroni, di somministrare una dose di energia variabile a seconda della profondità e del tipo di tumore. In base al tipo di neoplasia il trattamento radioterapico può essere utilizzato come unico ausilio terapeutico o in associazione alla chirurgia e alla chemioterapia. Attraverso l’acceleratore lineare è possibile “colpire” in maniera mirata e precisa la sola zona interessata dalla neoplasia; durante il trattamento si distruggono i tessuti malati preservando i tessuti e gli organi sani vicini. Le applicazioni sono brevissime e indolori. Il paziente, se le sue condizioni cliniche lo consentono, dopo il trattamento può tornare nel suo ambiente familiare. Il Centro Oncologico Veterinario è aperto tutti i giorni, escluso festivi, dal lunedì al venerdì dalle ore  9,00 alle ore 18,00 – Telefono e Fax 051/675.18.71.   Per ulteriori informazioni potete consultare il sito www.centroncologicovet.it

Cani in barca a vela!

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Cani in barca a vela! L’invito è rivolto a tutti gli amanti del mare, nonché del miglior amico dell’uomo, che desiderano condividere la loro passione con i propri amici a 4 zampe. Dopo anni di navigazione in compagnia del suo Strallo, cane italiano record per miglia navigate nel 2007, Silverio Scotti ha deciso di organizzare gite in barca di un giorno, nel fine settimana, o della durata di una settimana intera con partenze da Ponza, Circeo e Porto Turistico di Roma ma, su richiesta, anche da Toscana, Sicilia e Sardegna. Tutto e’ nato dalla mia grande amicizia con Strallo, dice Silverio Scotti, il cane con cui ho vissuto in barca in giro per il mondo per ben 6 anni, macinando miglia su miglia. Strallo era un grande marinaio, ha amato il mare come me. Quando putroppo mi ha lasciato, lo scorso autunno, in seguito a un incidente sulla strada, ho deciso allora di far provare a tanti altri amici animali l’emozione del mare aperto, ma soprattutto di lanciare il messaggio a tutti i padroni: gli animali non sono un peso, ma si adattano a tutte le situazioni. Una volta salito a bordo, il cane avrà a disposizione una ciotola d’acqua fresca e un bel filetto di pesce spinato. Durante il tragitto sono previste pause per permettere a Fido di scendere a terra in caso di bisogno, mentre i padroni potranno invece cimentarsi in mini-lezioni di vela e avere anche il privilegio di assaporare ottimi prodotti locali. Le razze accettate in barca? Niente paura! Scotti afferma:  Li ho provati tutti: dal bassotto al rottweiler e, tutti, godono appieno dell’esperienza del mare. La raccomando davvero. Piu’ che i cani, pero’, dobbiamo educare i padroni ad essere piu’ rispettosi’.

Per informazioni potete consultare il sito:  www.soloavela.blogspot.com

Il first dog alla Casa Bianca? BO!

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E’ arrivato il “first dog” alla Casa Bianca. Si chiama Bo ha un mantello bianco e nero (diplomatico!) ed è un un cao de agua regalato, la domenica di Pasqua dal senatore Ted Kennedy, a Malia e Sacha le figlie del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Bo è nato in Texas e alla nascita è stato registrato con il nome “Amigo’s new hope.” Il suo cibo preferito sono i pomodori e mangia tutti i giorni su ciotole impreziosite da cristalli Swarovski. Il cao de agua, oltre ad esser molto fedele e affettuoso, difficilmente perde il pelo ed è questa la ragione per quale è stato possibile accettarlo in casa visto che Malia soffre di allergia.

L’innocuo cucciolotto però ne ha già combinata una delle sue, ha fatto scattare l’allarme la notte del 26 aprile u.s. quando il presidente è stato svegliato da rumori sospetti che provenivano dalla stanza accanto: era Bo che stava tranquillamente giocando nel cuore della notte. La first Lady ha commentato dicendo che “Bo è un gran simpaticone che adora masticare tutto ciò che gli capita a tiro.”

Gli addestratori hanno comunque subito sottolineato che il nome Bo non è adatto poiché assomiglia troppo a un NO e quindi il giovane cane potrebbe non rispondere in maniera appropriata ad eventuali comandi.

Cani in volo con Pet Airways!

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Cani in volo con Pet Airways, la nuova compagnia aerea americana solo per animali domestici, che inaugurerà il suo primo volo il 14 luglio 2009. Finalmente, i nostri amici a 4 zampe non saranno più costretti a viaggiare nelle stive rischiando a volte la propria incolumità. La Pet Airways farà infatti viaggiare  cani e gatti in cabina principale in tutta comodità, riservando loro un vero trattamento extralusso con tanto di regolari pause pipì. Una volta effettuato presso il Pet Lunge il check-in, almeno due ora prima del decollo, gli assistenti di volo si prenderanno cura dei nostri fedeli amici. Ogni animale avrà una propria scheda dettagliata e sarà monitorato e controllato dal personale ogni 15 minuti. Dopo l’atterraggio, potremo riavere Fido tutto per noi recandoci sempre al Pet Lounge.  La Pet Airways, che utilizzerà aerei cosiddetti Beechcraft 1900, adattati con dei trasportini messi al posto dei vecchi sedili, per il momento effettuerà voli su poche tratte: New York-Los Angeles, Chicago, Denver e Washington. Sul sito internet www.petairways.com è già possibile prenotare un volo che avrà un costo a partire da circa 149 dollari (115 euro). Basterà indicare altezza e peso dell’animale, se cane o gatto, la razza e il suo nome.            Fonte: Il Secolo XIX

Terremoto dell’Aquila: cane estratto vivo dopo 8 giorni!

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Dopo essere rimasta sotto le macerie per ben 8 giorni, i Vigili del Fuoco, dietro segnalazione di un medico veterinario che aveva sentito dei guaiti, sono riusciti a salvarla. Si tratta di Pasqualina, una cagnolina grigia, i cui padroni, una coppia di Roma, dopo essere riusciti a scampare alla violenta scossa di terremoto, la sera del 6 aprile, erano ormai ripartiti dall’Aquila senza più speranza di ritrovarla viva. Dopo essere stata recuperata, la cagnetta è stato affidata ai volontari della LIDA (Lega Italiana per i Diritti degli Animali) che, grazie al microchip identificativo, hanno potuto riconsegnarla ai suoi proprietari. Fonte: la Repubblica.  Sotto, il video Skytg24

Terremoto dell’Aquila: Istituito centro operativo ENPA

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Emergenza anche per i nostri amici animali. E’ stato istituito a Sulmona un centro operativo di raccolta, per gli animali che si trovano nelle zone devastate dal terremoto in Abruzzo. Dal centro di Sulmona, la raccolta verrà poi messa a disposizione della A.s.l. veterinaria dell’Aquila. L’E.N.P.A. (Ente Nazionale Protezione Animali), ha sospeso temporaneamente l’invio di cibo per evitare un eccessivo accumulo di scorte e il conseguente deperimento. Secondo il comunicato, chiunque desiderasse inviare alimenti per animali può tuttavia segnalare la sua disponibilità all’indirizzo terremotoabruzzo@enpa.org; in caso di necessità sarà l’associazione a richiedere, con un anticipo di 36, ore l’invio del mangime al Centro Operativo di Sulmona. Al momento c’è bisogno, soprattutto, di materiale non deperibile (gabbie, trasportini, tende). Di seguito, il comunicato Enpa:

“Nelle zone colpite dal sisma non c’è nessuna emergenza relativa agli animali vaganti. Sono assolutamente false e inattendibili le cifre diffuse nei giorni scorsi, che parlano di circa 5.500 animali domestici incustoditi sul territorio”. E’ quanto rendono noto i volontari della Protezione Animali che in queste ore stanno lavorando in stretto coordinamento con Protezione Civile e Servizi Veterinari dell’Asl dell’Aquila per soccorrere e assistere gli animali colpiti dal sisma. “In un momento così difficile – prosegue l’Enpa – esiste indubbiamente un problema legato agli animali, tuttavia la situazione è sotto controllo; invitiamo a non diffondere falsi allarmi, ma a segnalare eventuali problemi senza avere l’obiettivo di conquistare spazi sui giornali sparando cifre inventate e fantasiose”. Intanto prosegue a pieno regime l’attività del Centro Operativo di Raccolta Aiuti per Animali, allestito dall’Enpa nella città di Sulmona; entro domani saranno del tutto disponibili materiali e quasi 8 tonnellate tra pet food, mangime proteico per ovini e bovini. D’intesa con la Protezione Civile, Enpa ha temporaneamente sospeso l’invio di cibo per evitare un eccessivo accumulo di scorte e il conseguente deperimento. Chiunque desiderasse inviare alimenti per animali può tuttavia segnalare la sua disponibilità all’indirizzo terremotoabruzzo@enpa.org; in caso di necessità sarà l’associazione a richiedere, con un anticipo di 36, ore l’invio del mangime al Centro Operativo di Sulmona. Al momento c’è bisogno, soprattutto, di materiale non deperibile (gabbie, trasportini, tende). Per coordinare gli aiuti, l’Enpa ha organizzato a livello locale, presso le sue sezioni attive sul territorio, alcuni punti di raccolta dove privati cittadini possono consegnare gli aiuti che verranno poi inviati nelle zone terremotate; la lista completa, in costante aggiornamento, può essere consultata sul sito internet www.enpa.it. In un momento così difficile per la popolazione Abruzzese, la Protezione Animali si stringe al dolore delle famiglie colpite dal terremoto, ma ringrazia anche le migliaia di italiani che, con la loro straordinaria solidarietà, stanno contribuendo ad alleviare le sofferenze delle persone e degli animali, entrambi vittime di questa tragedia. (8 aprile)

Terremoto dell’Aquila: Il Soccorso Cinofilo!

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Le operazioni di soccorso scattate a seguito del terribile terremoto che ha colpito le zone dell’Aquila, vedono impegnate anche numerose unità cinofile (UCIS). Trenta, le unità delle regioni Lazio, Umbria e  Toscana che, come dichiara il comunicato ENCI, hanno raggiunto immediatamente i luoghi del sisma. Altre cinquanta unità sono già pronte ad intervenire. Indispensabile il loro aiuto, come nel caso di Francesca, una ragazza di 21 anni estratta viva dalle macerie di una palazzina di 4 piani. In cosa consiste il soccorso cinofilo? Il soccorso cinofilo consiste nella ricerca di persone disperse da parte di squadre formate da cani e conduttori, volontari che si mettono a disposizione delle Forze dell’Ordine in caso di bisogno. La ricerca può essere effettuata in superficie (boschi, campi, parchi) o su macerie (incidenti, calamità naturali).

  • RICERCA IN SUPERFICIE

Il cane segue una pista, intercettando l’odore a terra oppure annusando un’indumento della persona dispersa. Altro metodo di ricerca è quello cosiddetto a scovo o a zona, secondo il quale, il cane seguendo l’odore nell’aria, copre una determinata zona stabilita dal suo conduttore. Questo metodo consente di lavorare su ampie superfici grazie alla collaborazione di più squadre cinofile.

  • RICERCA SU MACERIE

Il cane lavora autonomamente sopra le macerie, senza collare e senza guinzaglio in quanto potrebbero impigliarsi e costituire un pericolo per la sua incolumità. Viene addestrato a non scavare con le zampe anteriori sopra le macerie per non ferirsi e non provocare eventuali altri crolli. Una volta localizzata la persona, il cane segnala il ritrovamento abbaiando.

Il cane da ricerca o da macerie dovrebbe avere in genere i seguenti requisiti:

  • Taglia media
  • Robustezza
  • Agilità
  • Tendenza al gioco
  • Buon fiuto
  • Socievolezza nei confronti di persone e altri suoi simili

L’addestramento richiede pazienza e perseveranza e l’ottenimento della patente, ‘unità cinofila da impiegare per la ricerca di persone travolte da macerie’ è possibile solo dopo aver superato l’esame di ammissione,  ossia, una serie di prove giudicate da tre giudici Enci, alle quali possono partecipare cani con almeno un anno di età. Una volta superato questo esame, il cane (di età non inferiore a 18 mesi),  potrà cimentarsi negli esami di brevetto, partecipando alle prove di abilitazione:  Obbedienza, Passaggio Ostacoli, Fiuto, Prove Operative. Questo, il Regolamento Enci.

Le razze più adatte per le operazioni di soccorso sono: Pastore Tedesco, Labrador, Golden Retriever, Border Collie, Pastore belga Malinois, Cao de Agua, ma anche i meticci possono dare ottimi risultati. Questo, l’elenco delle varie associazioni di volontari del soccorso cinofilo in Italia, suddiviso per regioni. Sotto, un video dei cani al lavoro tra le macerie provocate dal terremoto in Abruzzo.

Profilassi antifilaria

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E’ arrivata la primavera ormai da qualche giorno e come ogni anno, con il rialzarsi delle temperature, si ripresenta il problema della filaria per i nostri amici a 4 zampe. La filariosi è un brutta malattia del cane causata dalla filaria ovvero un grosso verme (Dirofilaria Immitis) che solitamente da adulto si colloca nell’atrio e nel ventricolo destro del cuore, nelle arterie polmonari e nelle sue diramazioni. La forma larvale (microfilaria) è microscopica ed è presente in tutto il flusso circolatorio: la femmina, infatti, dopo la fecondazione, rilascia un numero molto elevato di larve (nei casi più gravi fino a 10000 per ogni ml di sangue) direttamente nel circolo sanguigno.
Le microfilarie possono restare in circolo per molto tempo (fino a due anni). Il decorso della malattia è subdolo in quanto inizialmente, può essere asintomatico; in molti casi i primi sintomi possono manifestarsi anche dopo 2-3 anni.
Sintomi: solo quando la malattia si è già radicata nel sistema circolatorio dell’animale, il cane può sembrare affaticato, avere difficoltà respiratorie e tosse, essere inappetente e perdere peso. Per diagnosticare il contagio è necessario l’esame del sangue dell’animale.
Come si trasmette? Da un cane infetto ad un altro tramite la puntura di una zanzara.
E’ possibile curare la filariosi o prevenirla? E’ possibile prevenire la filariosi con la profilassi annuale. In ogni caso è necessario effettuare il test ematologico per assicurasi che il cane stia bene, dopodiché, in caso di risultato negativo, e sempre recandovi presso un ambulatorio veterinario potrete procedere con il protocollo di prevenzione. Questo è auspicabile per tutti i cani ma soprattutto per chi vive nelle zone più a rischio: nord Italia e pianura Padana in particolare, o in zone paludose con presenza di acque stagnanti. La profilassi prevede la somministrazione una volta al mese (da marzo-aprile a ottobre-novembre) di una compressa, che preserverà l’animale dall’insidiosa malattia. E’ anche possibile effettuare una piccola iniezione al posto delle compresse. Fatevi consigliare dal veterinario. In ogni caso si tratta di proteggere il cane con un farmaco in grado di interrompere il ciclo biologico della filaria allo stadio larvale impedendogli di svilupparsi e dare poi luogo alla malattia. Da consigliare contemporaneamente l’uso di antiparassitari efficaci contro le zanzare.
Nel caso di positività del test, l’animale dovrà invece essere sottoposto ad una terapia (a base di melarsomina associata ad acido acetilsalicilico) per eliminare i parassiti adulti. In ogni caso, se il contagio è avvenuto da molto tempo i danni procurati alle valvole e alle pareti del cuore stesso potrebbero essere irreversibili. Durante la cura è bene tenere l’animale a riposo e sottoporlo a controlli veterinari frequenti poiché non sono rari episodi infiammatori o complicazioni polmonari.

Tumori del cane: sperimentato nuovo farmaco

Tumori del  cane: sperimentato nuovo farmaco. Si tratta della nitrosilcobalamina, un mix di vitamina B12 (cobalamina) e di monossido di azoto. Dopo essere stato curato con la nitrosilcobalamina, Oscar, un piccolo Bichon Frisé di dieci anni, a cui era stato diagnosticato un adenocarcinoma, una forma molto aggressiva di tumore all’intestino, è riuscito a guarire.

Oscar, ormai immobilizzato avrebbe avuto non più di 3 mesi di vita, ma grazie a questa cura sperimentale, il suo male è regredito e dopo appena due settimane è tornato a camminare. La ricerca è stata effettuata da un gruppo di oncologi della Cleveland Clinic in Ohio (USA).

Dopo il caso di Oscar, i medici hanno deciso di somministrare il nuovo farmaco anche ad altri due cani: Buddy, un Golden Retriever di 6 anni affetto da  un tumore alla spina dorsale e una femmina di Schnauzer Gigante di 13 anni con un carcinoma inoperabile alla tiroide.

Tumori del  cane: sperimentato nuovo farmaco. I risultati

I risultati ottenuti sono stati discreti: regresso del 40% nel primo caso e del 77% nel secondo. Ecco come funziona la nitrosilcobalamina: la vitamina B12 agisce come un Cavallo di Troia, entra nelle cellule attraverso recettori presenti in gran numero sulla superficie (perché questa vitamina è indispensabile alla proliferazione cellulare) e poi libera monossido di azoto che è tossico e che va a distruggere le cellule tumorali. Il tutto, senza avere effetti negativi per l’animale.

Quando raggiungeranno buoni risultati su almeno dieci casi clinici, è intenzione dei medici ricercatori chiedere all’FDA (Food and Drug Administration), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, l’autorizzazione per sperimentare il farmaco anche sull’uomo. Fonte: Corriere della SeraScienceDaily

Update dell’11 aprile 2010
Intervista al  veterinario oncologo Giorgio Romanelli sul tema della nitrosilcobalamina.
Per ascoltarla fare clic qui.

Ordinanza cani pericolosi: in vigore

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Ordinanza cani pericolosi: in vigore. Entra in vigore l’Ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (n.68 del 23.03.2009), concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani e firmata dal Sottosegretario alla Salute Francesca Martini. Da oggi quindi, obbligo di guinzaglio non più lungo di un metro e mezzo, museruola da mettere in caso di pericolo e naturalmente paletta per raccogliere gli escrementi del proprio cane. L’ordinanza, che avrà efficacia per 24 mesi, riguarda i cani di tutte le razze ad eccezione di quelli sotto indicati:

  • cani addestrati a sostegno delle persone diversamente abili
  • cani in dotazione alle Forze Armate
  • cani in dotazione Polizia
  • cani in dotazione Protezione Civile
  • cani in dotazione Vigili del Fuoco
  • cani a guardia e conduzione delle greggi

Ordinanza cani pericolosi: le sanzioni

Violazione dell’art. 1
• Omessa custodia e malgoverno di animali (art. 672 del c.p.)
• Mancato rispetto dell’obbligo del guinzaglio e della museruola (art. 83 del Reg. di Polizia Veterinaria D.P.R. n. 320/1954 e successive modifiche ed integrazioni – Leggi Regionali e Ordinanze Comunali)
Violazione dell’art. 2
• Addestramento all’aggressività, selezione ed incroci finalizzati ad accrescere l’aggressività – Sottoposizione dei cani a doping e mutilazioni
Sanzioni previste dalle Leggi Regionali e da Ordinanze Comunali si può anche contestare il reato di maltrattamento (art. 544 ter c.p.)

In tutte le altre fattispecie si applicano le sanzioni previste dalle Leggi Regionali e dalle Ordinanze Comunali es. la legge della Regione Toscana prevede sanzioni amministrative pecuniarie per: abbandono delle deiezioni liquide e solide in spazi pubblici o in zone di verde pubblico.   Fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.