I cuccioli di Beagle, in tutto 278, provengono dall’allevamento Morini. Dovevano essere venduti in blocco, ma l’Istituto Vendite Giudiziarie di Reggio Emilia, in accordo con l’ente riscossore Equitalia, ha deciso di sospendere l’asta, prevista per il 18 novembre. Tutto questo per permettere la vendita dei cani singolarmente e dare la possibilità agli animali di trovare una famiglia che li possa adottare. Riportiamo quanto riferito nell’articolo:
‘Con questa iniziativa viene in qualche modo scongiurata la possibilità che i cuccioli vengano acquistati in blocco (la base d’asta era di 115mila euro) magari da una azienda che opera la vivisezione. Ieri l’istituto delle aste giudiziarie è stato tempestato di telefonate di singole persone che chiedevano di comprare i cani. «Comunicheremo prossimamente le nuove date nel pieno rispetto della legge – spiega il responsabile, Rocco Russo – cerchiamo di venire incontro alle esigenze di compratori e venditori, ma sempre nel pieno rispetto delle regole e consci anche del difficile e delicato compito che ha il nostro istituto».
Il tam tam ha dunque messo in moto la macchina della solidarietà per questi «Snoopy». Anche la responsabile dell’Enpa di Reggio, Stella Borghi, è stata letteralmente subissata di telefonate di tanta gente che ha accolto l‘appello anche dell’Enpa nazionale per acquistare all’asta i cuccioli Beagle provenienti dall’allevamento Morini.
«MI HA COMMOSSO la telefonata di una signora di Mantova – racconta Stella Borghi – che mi ha riferito che la figlioletta ha rotto il suo salvadanaio e con quei soldi vuole comprarsi un Beagle. La sensibilità dei bambini è davvero commovente. Alla fine vista la decisione di permettere la vendita singola dei cani, devo dire che questa volta ha prevalso la riflessione ed il buon senso».
Intanto la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, ha chiesto al Ministero di revocare all’impresa emiliana l’autorizzazione alla vendita per la sperimentazione (la «Morini» sta infatti continuando la sua attività »). «Il provvedimento di revoca – spiega Carla Rocchi – consegue dalla difficile situazione che la ditta Morini sta vivendo, specie nel caso in cui l’impresa non dovesse essere più in grado di esercitare la propria attività . Noi ci siamo sempre opposti alla vendita dei cani alla sperimentazione: sapere che, a fronte di una possibile chiusura dell’allevamento, i beagle possano essere comunque destinati a una vita di sofferenze è un pensiero che mi fa rabbrividire. Mi appello alla sensibilità di tutti cittadini, imprese e istituzioni, affinché ci permettano di offrire una possibilità di vita migliore a questi 278 cani»’.Fonte: ilRestodelCarlino ReggioEmilia