Al via l’addestramento dei cani per fiutare il cancro intestinale. Un progetto pionieristico ha preso il via nel Regno Unito, dove un gruppo di cani sta ricevendo un particolare addestramento per poter fiutare il cancro intestinale nell’essere umano.
A dirigerlo è l’ente benefico britannico Medical Detection Dogs, che da oltre dieci anni insegna ai cani a riconoscere l’odore delle malattie umane così da poter effettuare diagnosi più rapide ed efficienti. I loro cani sono in grado di fiutare la malaria, il morbo di Parkinson, il Covid-19 e diverse forme di cancro.
Motivato dagli obiettivi già raggiunti, il team della Medical Detection Dogs si è detto pronto a una nuova sfida: individuare il cancro intestinale. Per questo motivo, l’équipe ha selezionato 7 razze canine differenti. Tra di loro vi sono Labrador e Golden Retriever.
Come fanno i cani a fiutare il cancro
I cani sono maestri dell’olfatto, senso attraverso il quale percepiscono il mondo che li circonda. La loro spiccata sensibilità olfattiva non ha eguali. Basti pensare che i ricettori dell’olfatto canino, 300 milioni contro i 6 milioni dell’essere umano, consentono ai nostri amici a quattro zampe di identificare gli odori con una sensibilità 1000 volte superiore alla nostra.
Grazie al loro olfatto eccezionale e alla loro acuta intelligenza, i cani possono diagnosticare i tumori con accuratezza nelle fasi iniziali. Lo evidenziano studi scientifici e progetti innovativi proprio come quello avviato da Medical Detection Dogs.
Le tracce di odori, diverse da malattia a malattia, sono realmente microscopiche. Parliamo di circa una parte per trilione che, come spiega Medical Detection Dogs, è “l’equivalente di un cucchiaino di zucchero in due piscine olimpioniche”. Tuttavia, grazie a un addestramento specifico, i cani coinvolti nella ricerca possono distinguerle e segnalarle ai ricercatori.
Di che tipo di addestramento si tratta?
Per consentire ai cani di imparare a distinguere il cancro intestinale, l’addestramento prevede approccio ludico e rinforzo positivo. Giocando, i cani annusano diversi campioni di urine in quantità via via più piccole. Al momento, l’addestramento prevede campioni da 1 ml. Questi sono posizionati su supporti metallici collegati a dei computer per la registrazione delle singole prove.
Quando gli animali percepiscono l’odore della malattia inviano un segnale al loro conduttore. Possono, ad esempio, sedersi o rimanere fermi. In caso di esito positivo del test, i cani ricevono un premio. Nel corso dell’addestramento, i cani annusano anche campioni di urine con tracce di altre malattie.
Se per alcune diagnosi i risultati sono stati estremamente promettenti, fino ad oggi non sono mai stati svolti test diagnostici che vedevano i cani in prima linea per la rilevazione del cancro intestinale. Il progetto è all’avanguardia e mette in luce le sorprendenti potenzialità dei cani. Non è la prima volta, difatti, che i migliori amici dell’uomo vengono impiegati in ambito sanitario per la diagnosi di malattie in fase precoce. Ciò ha delle implicazioni importantissime nelle cure, assicurando non solo migliori probabilità di debellare la malattia ma anche un intervento rapido e, in molti casi, salvavita.
Agire nel minor tempo possibile nel riconoscere e trattare queste terribili malattie può determinare la salvezza di centinaia, se non migliaia, di pazienti nel mondo. E se ciò è possibile, e sarà possibile in un futuro prossimo, lo dobbiamo, ancora una volta, a questi straordinari animali. L’addestramento è ancora in corso. Attendiamo fiduciosi la conclusione della fase di studio per poter scrivere un’altra pagina di storia.