Allungare la vita del cane: si può? Un nuovo farmaco, tra scienza, etica e speranza. La vita di un cane non è mai troppo lunga. Il tempo che intercorre tra il suo essere cucciolo e il momento in cui arriva la vecchiaia è sempre e inevitabilmente troppo breve. In questo ambito, la ricerca scientifica sta cercando di offrire una speranza concreta: farmaci che, nei limiti del possibile, riescano ad allungare la vita del cane per un po’. È il caso, per esempio, dell’azienda biotecnologica Loyal, che nei giorni scorsi – si legge sul New York Times, ha annunciato il farmaco LOY-001, progettato proprio per allungare un po’ la vita dei cani.
Allungare la vita del cane: il farmaco LOY-001 di Loyal
Nei giorni scorsi, infatti, Loyal ha dichiarato di essere ormai vicina al proporre LOY-001 sul mercato. Il farmaco ha già soddisfatto un requisito necessari a ottenere l’approvazione condizionale, autorizzazione accelerata per farmaci veterinari che soddisfano nuove esigenze e richiedono test impegnativi. Sebbene il farmaco non sia ancora disponibile, la Loyal mira a ottenere l’approvazione condizionale nel 2026, aprendo così la strada per la commercializzazione del farmaco. “Ci proponiamo di donare ai cani almeno un anno di vita sana in più”, afferma Celine Halioua, fondatrice e CEO di Loyal.
Le perplessità della FDA
Tuttavia, la realtà è che il farmaco non ha ancora dimostrato definitivamente di poter davvero prolungare la vita del cane. FDA ha comunicato alla Loyal, che i dati forniti sembrano indicare un’aspettativa di efficacia, ma c’è bisogno di approfondimenti. L’annuncio di Loyal arriva in un momento in cui altri farmaci che puntano ad allungare la vita del cane sono in fase di sviluppo. Un team di ricercatori sta sperimentando la rapamicina, che ha dimostrato di prolungare la vita nei topi da laboratorio. Loyal sta anche reclutando cani per uno studio clinico di un secondo candidato farmaco: LOY-002.
Allungare la vita del cane: i quesiti di natura etica
La corsa alla longevità canina solleva domande etiche. I costi previsti per LOY-001 sono molto elevati e ciò desta interrogativi su chi potrà accedervi e se il costo sarà giustificato dai benefici. Kate Creevy, chief veterinary officer del Dog Aging Project, sottolinea l’importanza di garantire che gli eventuali anni di vita aggiunti siano di alta qualità. “Non voglio far vivere il mio cane due anni in cattiva salute,” afferma. Rebecca Walker della University of North Carolina solleva un altro quesito: è nell’interesse dei cani vivere di più assumendo farmaci che potrebbero comportare rischi?
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Il ruolo del fattore IGF-1
L’approccio di Loyal con LOY-001 è di modulare il percorso IGF-1, associato all’invecchiamento e alla longevità in molte specie. L’IGF-1 è il fattore di crescita insulinico-1 e, nei cani, è coinvolto nella regolazione della crescita e dello sviluppo. La sua attività può influenzare diversi processi biologici, compreso quello dell’invechiamento. Alcuni scienziati ipotizzano che livelli più alti di IGF-1 possano essere associati a una crescita più rapida e a un invecchiamento accelerato nei cani di taglia grande, che tendono ad avere una vita più breve rispetto a quelli di taglia più piccola. L’idea è che la modulazione di IGF-1 potrebbe avere impatti sulla longevità e sulla salute generale dei cani. È importante notare che le ricerche e gli studi su questo argomento sono ancora in corso, e la relazione tra IGF-1 e invecchiamento nei cani è un’area di indagine attiva e in costante evoluzione. Va inoltre ricordato che la dimostrazione che questo farmaco possa effettivamente allungare la vita del cane richiederà ampie e lunghe prove cliniche, le cui conclusioni potrebbero richiedere diversi anni.
L’entusiasmo per questi sviluppi è comunque palpabile, ma resta una domanda in sospeso: “Cosa succede se funziona?” sottolinea Daniel Promislow, biogerontologo presso l’Università di Washington e co-direttore del Dog Aging Project. Le implicazioni etiche e sociali di farmaci che potrebbero effettivamente prolungare la vita dei cani sono profonde e sollevano interrogativi su come gestire la vita prolungata degli animali domestici.
In attesa di risposte, e di capire se davvero il farmaco potrà allungare la vita del cane, gli amanti dei cani possono compiere passi pratici per favorire un invecchiamento sano dei loro amici a quattro zampe. Mantenere il proprio cane in forma, fornire esercizio regolare e stimolazione mentale sono pratiche che, anche senza farmaci miracolosi, contribuiscono a garantire una vita lunga e soddisfacente per i nostri compagni a quattro zampe. In definitiva, mentre la scienza cerca di ritardare il dolore dell’addio, rimane chiaro che nessun farmaco può conferire l’immortalità ai nostri amici cani. “Nulla di ciò che stiamo sviluppando potrebbe far vivere un cane per sempre,” conclude Celine Halioua.