Pitbull denutrito e maltrattato: scatta la denuncia. Un’operazione congiunta delle Forze dell’Ordine e dei servizi veterinari ha portato alla luce un grave caso di maltrattamento di animali nel territorio di Castel Volturno. L’intervento, scattato dopo alcune segnalazioni, ha permesso di salvare un cane meticcio in stato di denutrizione e di denunciare la proprietaria dell’abitazione.
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Pitbull denutrito e maltrattato: i controlli e la scoperta
L’ispezione è stata effettuata dai Carabinieri della Tenenza di Castel Volturno il 13 ottobre, in collaborazione con i veterinari dell’ASL e i tecnici comunali dell’Urbanistica. L’obiettivo era verificare i presunti reati contro gli animali segnalati in via Luigi Boccherini. Giunti sul posto, gli operatori hanno immediatamente individuato tre strutture destinate alla custodia di cani, realizzate in modo irregolare nel cortile di una residenza privata. I box, di circa otto metri quadrati complessivi, erano stati costruiti senza le necessarie autorizzazioni edilizie e presentavano condizioni strutturali precarie, non idonee a ospitare animali. Il focus dell’operazione si è tuttavia spostato rapidamente sul benessere animale.
Il salvataggio del cane
All’interno di uno dei manufatti irregolari, i Carabinieri hanno rinvenuto un cane meticcio, con tratti riconducibili a un pitbull. L’animale versava in un evidente e grave stato di denutrizione. Oltre alla condizione fisica compromessa, il cane non era dotato di microchip, in violazione delle normative vigenti per l’identificazione degli animali da affezione. Le condizioni ambientali del box erano altrettanto allarmanti: l’ambiente si presentava sporco e inadeguato, mancante dei minimi standard di igiene e sicurezza necessari per la salute del cane.
I veterinari dell’ASL sono intervenuti immediatamente per fornire le prime cure necessarie al meticcio. È stato disposto l’affidamento temporaneo dell’animale a una struttura idonea, dove potrà essere assistito e avrà modo di recuperare pienamente le forze in un ambiente sicuro.
Denuncia e sequestro del manufatto
La donna proprietaria dell’abitazione, una trentacinquenne, è stata denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere delle accuse di maltrattamento e abbandono di animali, reati severamente puniti dalla legge italiana, oltre che di realizzazione di opere edilizie abusive per le strutture sequestrate. Le indagini e gli accertamenti proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri animali in condizioni simili nella zona.