Come l’uomo, anche il cane può essere colpito da artrosi. L’artrosi è un processo degenerativo delle articolazioni, che sono così costituite:
– tessuto osseo
– tessuto cartilagineo (ricopre quello osseo)
– tessuto fibroso (compongono i legamenti capsulari)
La cartilagine è una sostanza interposta tra le estremità ossee, che permette il loro scorrimento. Quando inizia il processo degenerativo, la cartilagine si consuma progressivamente fino a che non viene sostituita dal tessuto osseo, con conseguente dolore per l’animale. L’artrosi può colpire indipendentemente dall’età ma alcune razze, specie se di grossa taglia, sono più a rischio di altre. Viene definita artrosi di tipo primario, quella che coinvolge più articolazioni e che solitamente riguarda cani di età avanzata, mentre di tipo secondario è l’artrosi che coinvolge una sola articolazione e che può essere causata da diversi fattori come malformazioni congenite (es. displasia) oppure traumi di vario genere (eccessiva attività fisica, fratture, lussazioni ecc.). Questi i sintomi più comuni:
- Difficoltà nei movimenti (camminare, alzarsi, salire o scendere le scale)
- Posture insolite
- Riluttanza al contatto o alle carezze
- Umore abbattuto
- Peggioramento condizioni in caso di pioggia e intemperie
Anche se non esiste un rimedio definitivo, si può comunque migliorare la qualità di vita del cane ricorrendo, sempre dietro suggerimento veterinario, a farmaci antidolorifici, alcuni anche di origine naturale. Interessante al riguardo, l’utilizzo di Perna Canaliculus, un mollusco bivalve, presente nelle acque neo-zelandesi. Questo mollusco contiene glicosaminoglicani, sostanze che favoriscono la lubrificazione dell’articolazione e acidi grassi Omega-3 che hanno potere antinfiammatorio. Fondamentale tenere il cane sotto controllo veterinario. Importante per la prevenzione, il mantenimento ottimale del peso e una regolare e moderata attività fisica. Fonte: DiariodelWeb, Il villaggio della salute, NBF Lanes.