L’alimentazione influenza il comportamento del cane? Il parere della veterinaria. “La salute parte dalla tavola”, quante volte abbiamo sentito queste parole parlando di alimentazione. E vale lo stesso per gli animali. Il principio, oltre a essere stato dimostrato scientificamente, trova applicazione anche per i nostri cani.
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel benessere dell’animale. Una dieta completa, bilanciata e adeguata agli specifici bisogni dei nostri amici a quattro zampe fornisce energia, soddisfa le esigenze basilari e previene l’insorgenza di carenze e malattie. Ma c’è dell’altro. L’alimentazione ha effetti anche sul comportamento del cane, ma in che modo?
Vita da Cani lo ha chiesto alla dottoressa Deborah Fratucello, medico veterinario esperto in comportamento e nutrizione di cane e gatto. L’intervista intende esplorare il nesso tra alimentazione e comportamento del cane, un collegamento a cui talvolta non viene data la giusta importanza.
L’alimentazione influenza il comportamento del cane? Il parere della veterinaria dott.ssa Deborah Fratucello
Ci sono campanelli d’allarme, nel comportamento del cane, che fanno pensare all’alimentazione?
La prima paura dei proprietari è non essere in grado di riconoscere il problema quando questo si presenta. Si cercano allora i cosiddetti “campanelli d’allarme”, segnali da non ignorare. Anche nel caso della relazione alimentazione-comportamento del cane vi sono campanelli d’allarme e, come la dottoressa Fratucello spiega, sono “l’irritabilità, con il minimo tocco che provoca una reazione avversa o il non riuscire a riposare. Se un cane non riposa tre quarti della giornata vuol dire che qualcosa che non va. Occupandomi io di alimentazione e comportamento, per prima cosa vado a vedere l’alimentazione”.
Indispensabile è “prestare attenzione alle reazioni del cane. Vi sono cani che reagiscono in maniera attiva ossia hanno reazioni e cani in cui le reazioni sono assenti. Molto spesso, però, non ne riconosciamo la causa. Circa i disturbi, se il cane non è trattato da carnivoro a livello alimentare è normale avere delle conseguenze come, per esempio, reazioni cutanee, allergie, otiti, malassezia a orecchie e zampe, gonfiore, fastidio intestinale”.
Quali problemi comportamentali relativi all’alimentazione ha riscontrato principalmente nei suoi pazienti?
Tra i principali problemi comportamentali abbiamo:
- reazioni particolari e inaspettate
- scarsa concentrazione
- irrequietezza
- pica in cani che mangiano anche carta, plastica, senza segnali che si riferiscono al normale comportamento che hanno i cuccioli
- continua richiesta del cibo da tavola
- comportamento distruttivo
Circa i comportamenti distruttivi e la masticazione è bene ricordare che “le crocchette non espletano questa esigenza fondamentale del cane perché non portano l’animale a masticare. La maggior parte dei cani infatti aspira le crocchette quando ciascun esemplare dovrebbe invece masticare regolarmente, ogni giorno. Vi sono cani, come i molossoidi, che se non possono masticare il cibo, masticano qualunque cosa capiti loro a tiro, dal cartone, ai legnetti. Potrebbero però anche arrivare a mordere le persone.
Cosa non deve mai mancare nell’alimentazione del cane per evitare l’insorgenza di disturbi, anche sul comportamento?
“Gli ingredienti della dieta sono proteine animali, quindi carne, pesce, uova, le verdure perché le fibre sono nutrimento per i batteri intestinali buoni, i grassi che forniscono energia (e non solo) e l’integratore che va a completare il tutto a livello di vitamine, minerali e microelementi. L’alimento principe è la carne. Tra le verdure sicure inserisco carote, zucchine, zucca, cetrioli, finocchi, fagiolini. A meno che sussistano sensibilità individuali, non vi sono problemi. Per il resto, dico sempre di non andare a scegliere alimenti che dimentichiamo siano un’eccezione”.
Ci sono razze più inclini a sviluppare problemi comportamentali dovuti all’alimentazione?
“Sì, cani da lavoro, cani che praticano sport cinofili, cani da pastore, cani da guardiania, i Terrier, i cani da caccia. Questi ultimi hanno un olfatto sviluppatissimo e bisogni che non vengono sempre soddisfatti sia dal punto di vista dell’alimentazione che delle esigenze” specifiche della razza.
In termini di percentuali, quanto influisce l’alimentazione sul comportamento del cane?
“Il discorso varia da famiglia a famiglia. Dipende, infatti, cosa il cane fa nel resto del tempo. In una famiglia dove il cane viene portato in passeggiata, in socializzazione anche con altri cani ma l’alimentazione resta un punto debole possiamo parlare di un 50 e 50. In famiglie in cui vivono i cani da caccia, che però non hanno modo di passeggiare giornalmente, nel weekend, in vacanza, tenendo conto dell’alimentazione l’incidenza è nettamente maggiore”.
Che ruolo ha la famiglia in questo ambito?
La famiglia non deve limitarsi a fornire il cibo consigliato nelle dosi consigliate. “Deve essere la figura di riferimento anche per l’alimentazione perché, specialmente per alcuni cani, come i cani pastore, l’alimentazione inficia molto il rapporto con gli altri membri del gruppo. Durante le consulenze, adeguo l’alimentazione del cane al sistema famiglia, declinandola sulla quotidianità. Bisogna conoscere i principi dell’alimentazione e naturalmente il singolo cane perché ci sono cani che hanno più o meno esigenze”, che variano nel corso della loro vita.
L’alimentazione è molto più che una semplice porzione di crocchette, cibo crudo o cucinato, ed essendo cruciale per assicurare al cane adeguate condizioni di vita, non va sottovalutata. La consulenza di un medico veterinario è indispensabile nel seguire il percorso alimentare del cane perché, rifacendoci al discorso iniziale, la sua salute parte anche dalla ciotola.
