Gianfelice Facchetti: “I cani? Mi fanno battere il cuore”. Attore, scrittore e regista teatrale, vince nel 2012 il Premio Bancarella Sport con il libro Se no che gente saremmo, edito da Longanesi. Nel 2005 รจ finalista al Premio Ustica per il Teatro Civile con Bundesliga ’44, la sua prima scrittura teatrale. ร figlio dell’indimenticabile Giacinto Facchetti, leggendaria bandiera dell’Inter e della Nazionale Italiana di Calcio. ร autore anche di Capitani (Edizioni Piemme), uscito pochi mesi fa, nel quale racconta storia, aneddoti e virtรน dei capitani del pallone, capaci di accendere l’immaginario collettivo dei tifosi, dalle origini del football fino al calcio-business di oggi. Lo vedremo a Milano dal 22 al 31 ottobre 2024 presso il Teatro della Cooperativa, con Il grande Torino. Una cartolina da un paese diverso il suo ultimo lavoro teatrale, dedicato al Grande Torino. ร Gianfelice Facchetti, milanese, classe 1974 con (ovviamente) una grande passione per l’Inter, alla quale affianca un altro grande amore: quello per i cani.
Ce la siamo fatti raccontare, la sua grande passione per i cani, in una piacevole intervista che vi proponiamo in esclusiva.
Gianfelice Facchetti, il tuo impegno e il tuo amore verso il mondo animale, e in misura specifica per i cani, sono molto noti. Da dove originano?
“Di cani in casa mia ne abbiamo sempre avuti sin dall’infanzia, anche se รจ cambiato nel tempo il rapporto con loro. Quando ero piccolo i cani stavano in giardino giorno e notte, dovevano “fare la guardia”. Poi con l’arrivo del primo meticcio le cose sono cambiate in meglio, per loro e per noi. Per me poi, l’incontro con mia moglie, insieme a tante cose belle, ha portato anche una conoscenza piรน profonda sia dei cani che di tante altre specie animali”.
Chi sono i cani che vivono con la tua famiglia? Che rapporto avete con loro?
“L’ultimo anno รจ stato un po’ cosรฌ, perchรฉ due dei nostri cani, come si dice, sono saliti sul ponte dell’arcobaleno. Oggi con noi vivono Guga, una meticcia di 7 anni, taglia piccola ed ego smisurato, e un galgo di nome Buio, appena salvato dalla Spagna”.
Gianfelice Facchetti, cโรจ una razza che piรน delle altre ti appassiona?
“Io ho una passione in particolare per segugi e Beagle, ma piรน passa il tempo piรน mi accorgo che le mie simpatie sono per tutti i cani, specialmente meticci che secondo me hanno una marcia in piรน”.
Come hai visto cambiare, negli ultimi trentโanni, il nostro rapporto con gli animali domestici?
“C’รจ stata una rivoluzione senza ombra di dubbio, un cambiamento radicale se pensiamo agli animali domestici. Io spero che questa nuova sensibilitร cresca anche per quello che riguarda gli animali selvatici, per i quali c’e’ ancora molto da fare”.
Quanto cโรจ ancora da fare a favore degli animali, domestici e non solo? Qual รจ a questo proposito il tuo miglior auspicio?
“In un momento storico in cui emergono difficoltร economiche per alcune fasce della popolazione, sappiamo che a volte diventa complicato potersi permettere un animale di compagnia. Bisogna calmierare i prezzi di spese veterinarie e farmaci per i nostri amici a quattro zampe. Altrimenti va a finire che molte persone saranno costrette loro malgrado a rinunciare alla loro compagnia”.
Ci sono progetti specifici, legati al mondo del cane, che ti stanno a cuore e che ti senti di segnalare?
“Per fortuna ci sono molte associazioni che si danno un gran da fare. Io ho molta simpatia per la LAV che cerca di salvare i cani dalla sperimentazione animale, e per l’associazione ‘Una zampa per la Spagna’ che recupera cani dall’inferno dei canili di quel Paese”.
Parliamo di Inter. Con Gianfelice Facchetti รจ inevitabile: ci sono stati, nel corso della storia, calciatori nerazzurri particolarmente amanti dei cani? Ne ricordi alcuni?
“Non ne ricordo ma mio papร , che aveva una passione speciale per i pastori tedeschi, una volta ne portรฒ a casa uno regalatogli da Ardemagni, assistente del tecnico inglese Roy Hodgson. Ricordo anche che nella foto ufficiale del centenario dell’Inter la famiglia Moratti fosse schierata al gran completo con il cane di casa”.
E infine, esistono punti di contatto tra queste due grandi passioni: cani e Inter?
“Penso che tutte le passioni abbiano lo stesso scopo, farci battere il cuore… anche se, quando guardo l’Inter a casa, i miei cani girano al largo perchรฉ faccio baccano e alzo la voce…”