Scuola vietata ai cani: la circolare che divide i genitori. Una circolare scolastica emessa nei giorni scorsi ha acceso il dibattito tra le famiglie di un istituto di Castel Maggiore, in provincia di Bologna. Il documento stabilisce il divieto di ingresso per i cani nelle aree scolastiche, comprese le zone di attesa, i cortili e i parchi adiacenti. Secondo la dirigente scolastica, la misura è stata adottata per garantire maggiore sicurezza agli alunni, evitando possibili situazioni di rischio o disagio. Il provvedimento ha però suscitato reazioni contrastanti tra genitori e nonni, molti dei quali erano abituati ad accompagnare i propri figli o nipoti con il cane al seguito.
Scuola vietata ai cani: normative e motivazioni alla base del divieto
Nel documento ufficiale, la dirigente fa riferimento a precise disposizioni di legge, tra cui l’ordinanza del Ministero della Salute del 2013, che impone l’uso del guinzaglio non più lungo di 1,50 metri nelle aree urbane e nei luoghi pubblici. Inoltre, chi conduce un cane ha l’obbligo di avere con sé una museruola, rigida o morbida, e gli strumenti per la raccolta delle deiezioni. Oltre agli aspetti normativi, la preside sottolinea che la scelta è stata dettata da segnalazioni ricevute. Pur non essendoci stati episodi gravi, alcune famiglie avevano manifestato preoccupazione per situazioni di disagio legate alla presenza dei cani durante l’ingresso e l’uscita da scuola.
La preside: “Scelta preventiva, non un’esclusione”
Dopo le critiche sollevate dalla circolare, la dirigente ha voluto chiarire le sue intenzioni sulle pagine de Il Resto del Carlino: “Sono intervenuta a scopo preventivo e dopo aver ricevuto alcune segnalazioni a riguardo. Non si sono registrati episodi spiacevoli o gravi, ma ci è stato segnalato qualche disagio. Come era per altro successo già qualche anno fa. Mi preme sottolineare che questa nuova disposizione non vuol essere un’esclusione. Al contrario. Rammento infatti che a scuola facciamo molta didattica sulla sensibilizzazione di temi collegati all’ambiente, agli animali. Io stessa ho un cane e comprendo benissimo il tema”.
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