Rinuncia al cane: paghi fino a 650 euro di tassa. L’iniziativa del comune di Rivolta d’Adda, in provincia di Cremona. In un’ottica di responsabilità e contenimento dell’abbandono, il Comune di Rivolta d’Adda ha introdotto una misura che impone ai proprietari di cani una tassa in caso di rinuncia volontaria. Il provvedimento mira a garantire che le spese per il mantenimento degli animali non ricadano esclusivamente sulla collettività.
Rinuncia al cane: costi differenziati in base a taglia e carattere
Il regolamento prevede un tariffario diversificato in base alle caratteristiche del cane ceduto. Chi rinuncia a un cane dal temperamento docile dovrà versare 250 euro, mentre chi cede una cucciolata pagherà 350 euro. Per gli esemplari di piccola taglia, ma con problematiche comportamentali o tendenze aggressive, il costo sale a 450 euro. La somma più elevata, pari a 650 euro, riguarda invece i cani di media e grande taglia, oltre a quelli che necessitano di cure mediche o attenzioni specifiche.
Rinuncia al cane: un contributo per alleggerire i costi pubblici
Gli amministratori locali hanno chiarito che questa tassa per la rinuncia al cane rappresenta un contributo forfettario una tantum per coprire parte delle spese sostenute dal Comune per il mantenimento degli animali nei canili. Esonerati dal pagamento i cittadini con difficoltà economiche I proprietari con soglia ISEE fino a 6.500 euro che segnalano la loro condizione ai Servizi sociali potranno infatti rinunciare all’animale senza dover sostenere alcun costo.
Un problema che incide sulle casse comunali
L’iniziativa punta a scoraggiare rinunce superficiali e a sensibilizzare i cittadini sulla responsabilità che comporta adottare un cane. Trovare una nuova famiglia a un animale non è sempre immediato, soprattutto se presenta problematiche di comportamento o di salute. Le quote fissate per la rinuncia al cane tengono conto della taglia del cane stesso e del suo carattere, due elementi che incidono in maniera significativa sui tempi di adozione.
Un incentivo alla consapevolezza
Questa tassa per rinuncia al cane vuole rappresentare un deterrente per scelte affrettate e spingere i proprietari a riflettere prima di accogliere un animale in casa. L’obiettivo non è solo economico, ma anche culturale: promuovere una maggiore consapevolezza sulle responsabilità di avere un cane e ridurre il numero di ingressi nei canili.