Pericolo forasacchi: intervista al veterinario Stefano Giardinieri. Con l’arrivo della bella stagione torna, per il cane, il pericolo forasacchi. Cosa sono? Perchรฉ sono cosรฌ pericolosi? Come proteggere il nostro cane dal pericolo forasacchi? Cosa fare in caso di ferimento? Vita da Cani intervista il dottor Stefano Giardinieri, veterinario della Clinica Veterinaria Carotti Giardinieri Francella di Jesi (AN).
Cosa sono i forasacchi?
Con il termine forasacco si indicano generalmente le ariste di Graminacee, una famiglia di piante angiosperme monocotiledoni (piante erbacee a larga diffusione ambientale) appartenenti all’ordine Cyperales. I fiori sono raccolti in infiorescenze comunemente denominate spighette, distintive della famiglia e riunite a loro volta in infiorescenze denominate spighe, pannocchie o racemi a seconda di come sono inserite le spighette stesse.
Pericolo forasacchi. Dove sono maggiormente diffusi?
Le piante di questa famiglia sono molto diffuse nella regione mediterranea allo stato spontaneo e, pur localizzandosi soprattutto in ambienti aperti, occupano tutti i tipi di habitat: boschi, luoghi umidi, dune sabbiose, ambienti rurali. Si trovano a tutte le latitudini, con notevole escursione altimetricaย e si adattano anche ai climi aridi. Data la loro notevole diffusione e in ragione della loro adattabilitร all’ambiente, รจ possibile ritrovarle in quasi tutti i giardini, nei parchi all’interno delle grandi cittร , nei fossati o lungo i camminamenti ai lati di strade rurali e cittadine.
In che periodo compaiono?
Le piante sono presenti sul territorio durante tutto l’anno, mentre le loro infiorescenze si presentano unicamenteย nel periodo estivo, da giugno a settembre.
Perchรฉ rappresentano un rischio per il cane? Quali possono essere le conseguenze?
Perchรฉ possono penetrare nell’organismo animale, in vari modi.
- attraverso la cute degli spazi interdigitali, con conseguente migrazione nell’arto interessato e formazione di un tragitto fistoloso dolente, con possibile fuoriuscita di sangue e materiale purulento;
- attraverso la cute del fianco, con conseguente migrazione nei muscoli della parete addominale e formazione di un tragitto fistoloso o di un ascesso; in questo caso possono raggiungere la colonna vertebrale e causare spondiliti, cioรจ infezioni delle vertebre e discospondiliti, cioรจ infezioni dei dischi intervertebrali;
- migrazione lungo il padiglione auricolare e ingresso nel canale auricolare, con conseguente otite esterna monolaterale; questo determina prurito e dolore dell’orecchio interessato con frequente scuotimento della testa e, a volte, fuoriuscita di sangue dal canale auricolare; nei casi piรน gravi si puรฒ avere perforazione del timpano e conseguente otite media;
- inalazione e conseguente ingresso in una delle cavitร nasali con migrazione lungo la mucosa nasale; questo determina insorgenza di accessi di starnuti, spesso con fuoriuscita di sangue, scuotimento della testa e grattamento del muso.
- aspirazione durante la corsa e passaggio albero bronchiale, piรน frequente neiย ย cani da caccia.
Pericolo forasacchi. Ci sono razze piรน esposte di altre?
Tutti gli animali domestici possono venire a contatto con i forasacchi, in particolar modo cani e gatti che vivono all’aperto. I cani piรน a rischio sono cani da lavoro (caccia), ma il rischio permane anche per un cane domestico che viene portato a passeggiareย nei parchi cittadini lungo i viali o in prossimitร dei fossati erbosi.
Come ci accorgiamo se il nostro cane รจ stato in qualche modo ferito da un forasacco?
I sintomi sono diversi a seconda di dove si va a localizzare il corpo estraneo.
- gonfiore spazio interdigitale (localizzazione piede)
- ascessi fianco (localizzazione sottocute fianco)
- scuotimento orecchie (localizzazione orecchio)
- starnuti (localizzazione naso)
- tosse (localizzazione bronchi)
Pericolo forasacchi. Cosa dobbiamo fare se succede?
Correre subito dal veterinario per evitare gravi conseguenze.
Quali accorgimenti dobbiamo attuare per evitare che i forasacchi entrino in contatto col cane?
Non lasciare mai il cane libero in campi dove ci sono forasacchi nel periodo che va da giugno a settembre.