Morto Pico cane antidroga dell’unità cinofila della Polizia Locale di Verona. Pico, il pastore tedesco dell’unità cinofila antidroga della Polizia Locale di Verona, è morto improvvisamente nella notte a causa di un’infezione interna che non gli ha lasciato alcuno scampo. Nato nel 2018, Pico si era subito distinto per il suo fiuto infallibile nel rilevare sostanze stupefacenti nascoste. Proprio grazie alle sue abilità, nel novembre 2019 era stato assunto per contrastare il fenomeno del microspaccio nelle piazze e nei parchi della città scaligera.
Fin dalla prima uscita ufficiale, quando scovò alcuni grammi di hashish tra i cespugli dei Bastioni Oriani, Pico aveva dimostrato tutta la sua determinazione nel rendere la città più sicura. Nei suoi ultimi mesi di servizio attivo, il cane aveva anche svolto un importante ruolo didattico, partecipando insieme ai colleghi Axel e Rio a una serie di lezioni nelle scuole, volte a sensibilizzare i ragazzi nei confronti dei gravi rischi della droga.
Morto Pico cane antidroga: il dolore delle istituzioni
La sua improvvisa scomparsa ha gettato nello sconforto tutto il Nucleo Cinofili e l’intero Comando di Polizia Locale. Pico mancherà moltissimo al suo conduttore con cui condivideva un legame speciale, così come a tutti gli agenti che in lui vedevano un fidato ausiliare. L’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi ha ricordato il suo prezioso contributo alle attività antidroga e di prevenzione, sottolineando come per la città si tratti della perdita di un vero affetto. Anche il comandante Luigi Altamura ha espresso il proprio dolore, rammentando come solo poche ore prima Pico avesse permesso il rinvenimento di quasi mezzo etto di sostanze stupefacenti.
Con la scomparsa di Pico la città perde un valido alleato a quattro zampe nella lotta allo spaccio, ma il suo esempio e il suo impegno resteranno un modello per tutti coloro che operano per la sicurezza.