Invecchiamento femminile: vivere con il cane lo rallenta? L’antica convinzione popolare che un amico fedele a quattro zampe sia un toccasana per l’anima trova oggi un riscontro inaspettato nel campo della biologia cellulare. Un recente studio condotto negli Stati Uniti, che ha coinvolto un gruppo di donne veterane, ha suggerito che interagire con i cani non sia solo benefico per la mente, ma possa influire direttamente sulla velocità con cui il nostro corpo invecchia. Questa ricerca, pubblicata sulla rivista Behavioural Sciences, offre uno sguardo promettente sul ruolo che i nostri compagni canini rivestono per la salute.
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Invecchiamento femminile: vivere con il cane lo rallenta? La scoperta sui telomeri
Al centro della ricerca vi è un meccanismo biologico complesso: l’accorciamento dei telomeri. I telomeri sono le strutture protettive che si trovano all’estremità dei nostri cromosomi, e la loro lunghezza è universalmente riconosciuta come un indicatore della velocità dell’invecchiamento biologico. In sintesi, telomeri più lunghi indicano un invecchiamento cellulare più lento.
Lo studio, guidato da scienziati della Florida Atlantic University (FAU), ha focalizzato l’attenzione su 28 donne con un passato nelle forze armate, divise in due gruppi. Un gruppo partecipava attivamente all’addestramento di cani di servizio destinati ad altri veterani, con sessioni settimanali di circa un’ora. L’altro gruppo, di controllo, si limitava a osservare video relativi all’addestramento canino. I ricercatori hanno monitorato la lunghezza dei telomeri delle partecipanti, oltre a parametri come la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e i livelli di stress psicologico.
I risultati: l’impatto sul corpo e sulla mente
I dati emersi sono stati considerati promettenti. Le veterane che si sono dedicate all’addestramento dei cani hanno mostrato un aumento della lunghezza dei telomeri, suggerendo un rallentamento significativo nel processo di invecchiamento cellulare. Al contrario, il gruppo che ha solo guardato i video ha registrato una diminuzione della lunghezza dei telomeri, segno di un invecchiamento accelerato.
È interessante notare come i benefici per la salute mentale siano stati riscontrati in maniera simile in entrambi i gruppi. Ciò potrebbe indicare che la partecipazione allo studio, l’attenzione strutturata e l’impegno in sé abbiano avuto un valore terapeutico, attenuando i sintomi di stress e ansia in modo generalizzato. Tuttavia, il beneficio biologico anti-invecchiamento è risultato esclusivo per il gruppo in diretto contatto e lavoro con i cani. Questo risultato è stato particolarmente marcato nelle veterane con una storia di esperienza diretta in contesti di combattimento.
Invecchiamento femminile: il ruolo della relazione con l’animale
Secondo la prof. Cheryl Krause-Parello, co-autrice dello studio, l’interazione con gli animali offre un supporto emotivo unico, specialmente in contesti di reintegrazione complessi come quello affrontato dalle veterane. “Queste relazioni forniscono sicurezza e stabilità emotiva, che possono essere particolarmente potenti per le donne”, ha affermato la professoressa. Sebbene la ricerca necessiti di ulteriori approfondimenti per comprendere appieno i meccanismi sottostanti, il messaggio è chiaro: il tempo trascorso a lavorare e a stabilire una relazione con un cane non è solo un atto di cura verso l’animale, ma un investimento diretto sulla propria longevità cellulare. Un’ora alla settimana in compagnia di un cane sembra essere sufficiente per avviare questo beneficio biologico.