Fine del caldo? L’estate cambia volto? Il grande caldo inizia a cedere il passo a un clima più dinamico, con temporali e venti freschi che stanno già colpendo il Nord Italia. La lunga fase di stabilità atmosferica che ha segnato le scorse settimane mostra i primi segni di cedimento, ma non si tratta della fine dell’estate, bensì di una sua evoluzione verso forme meno estreme.
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L’aria atlantica ha rotto l’equilibrio
Le più recenti analisi dei meteorologi europei confermano che le correnti oceaniche sono ormai penetrate nel Mediterraneo, alimentate da temperature marine superiori alla norma. Il Nord Italia, in particolare, è stato già raggiunto da nubi, rovesci e un calo netto delle temperature, specie nelle regioni alpine e prealpine.
Al Sud e nelle Isole, invece, persiste un caldo intenso, con punte ancora elevatissime in Sicilia e nelle zone interne della Sardegna. Tuttavia, secondo gli esperti, anche queste aree vivranno un calo termico tra venerdì e sabato, accompagnato da qualche pioggia isolata e da un generale miglioramento della qualità dell’aria.
Fine del caldo? Temperature giù ovunque entro il weekend
Tra venerdì 26 e sabato 27 luglio, l’instabilità si sposterà anche verso il Centro e parte del Sud Italia. Il passaggio di aria più fresca comporterà un abbassamento delle temperature anche marcato, soprattutto nelle zone interne. I venti saranno sostenuti, specie lungo le coste e sulle isole maggiori, creando possibili disagi a chi si trova in barca o in spiaggia.
Fine del caldo? Nessun allarme per chi parte in vacanza
Nonostante il cambiamento in atto, non si prevedono condizioni tali da rovinare le ferie. I temporali, dove arriveranno, saranno rapidi e localizzati. Al contrario, molti italiani potrebbero tirare un sospiro di sollievo: meno afa, più ventilazione e un clima più adatto a passeggiate, escursioni e vita all’aperto.
L’estate prosegue, ma con un ritmo diverso
I modelli a medio termine suggeriscono una fase più variabile anche nei primi giorni di agosto, con nuove ondate di calore africano alternate a spunti instabili atlantici. Una combinazione rara per questo periodo, che potrebbe rendere l’estate meno monotona ma più sopportabile, anche per chi resta in città.