Cani da ricerca: anziano tratto in salvo grazie a Yaleo. Una storia a lieto fine arriva dai Grigioni, in Svizzera, dove un anziano di 86 anni è stato ritrovato grazie al fiuto straordinario di un cane da ricerca. L’uomo, uscito come di consueto per una passeggiata pomeridiana, non era rientrato a casa, scatenando l’allarme lanciato dal figlio. Dopo ore di ricerche in un’area impervia, il pensionato è stato localizzato grazie al prezioso aiuto di Yaleo, un cane addestrato per il soccorso. La segnalazione è arrivata alla centrale operativa della polizia cantonale grigionese poco dopo le 23. Il figlio del pensionato, preoccupato per il mancato rientro del padre, ha avvisato le autorità, che hanno subito avviato una vasta operazione di ricerca.
I soccorsi si sono mobilitati in maniera massiccia: un elicottero della Rega ha sorvolato la zona insieme a due droni della polizia, mentre sul terreno operavano tre membri del Soccorso Alpino Svizzero (SAS) e diversi agenti, tra cui due unità cinofile. Il maltempo e le basse temperature rendevano la situazione ancora più critica. La Rega, abbreviazione di Schweizerische Rettungsflugwacht, in italiano Guardia Aerea Svizzera di Soccorso, è un’organizzazione svizzera specializzata nel soccorso aereo medico. Si tratta di un servizio di elisoccorso e ambulanza aerea che opera in tutta la Svizzera e anche all’estero, garantendo assistenza in situazioni di emergenza, soprattutto in aree montane o difficilmente accessibili.
Cani da ricerca: Yaleo, il cane che ha fatto la differenza
La svolta è arrivata grazie a Yaleo, uno dei cani da ricerca coinvolti nell’operazione. Dopo ore di indagini senza esito, il suo fiuto lo ha guidato verso una scarpata nascosta nei pressi del fiume Moesa, in località Guernasch. Lì, l’anziano è stato trovato dopo essere rimasto bloccato per circa otto ore, incapace di risalire per via di una caduta accidentale. Nonostante il freddo intenso e le ferite riportate agli arti inferiori, l’86enne era ancora cosciente. Mostrava però un principio di assideramento che richiedeva un intervento rapido.
Dopo il recupero dalla scarpata, l’uomo è stato affidato al Servizio Ambulanza del Moesano, che lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni di Bellinzona. I medici hanno confermato la presenza di ferite superficiali e hanno monitorato l’ipotermia, ma per fortuna le sue condizioni non erano gravi. Grazie al rapido intervento dei soccorritori e al ruolo determinante di Yaleo, l’anziano è stato tratto in salvo prima che la situazione potesse degenerare.
La vicenda dell’ottantaseienne svizzero tratto in salvo grazie al cane Yaleo mette in luce l’importanza dei cani da ricerca in operazioni di soccorso complesse. Cani come Yaleo sono addestrati per individuare persone disperse anche in condizioni difficili, sfruttando il loro straordinario olfatto per localizzare indizi impercettibili all’uomo. Il loro contributo, combinato con l’uso di tecnologie come droni e elicotteri, rappresenta una risorsa inestimabile per le operazioni di emergenza. Oltre al lieto fine, questa storia ci invita a riflettere sull’importanza di una sinergia tra uomini e animali nel salvare vite. L’impegno delle forze dell’ordine, unito alla dedizione degli operatori e all’addestramento degli amici a quattro zampe, dimostra come la collaborazione possa fare la differenza.