Cane morso da vipera: corsa contro il tempo. Una tranquilla giornata alla ricerca di tartufi nelle aree boschive di Urbino si è trasformata in un dramma con un lieto fine grazie alla prontezza del giovane proprietario. Il cane, un incrocio di bracco di sette anni, è stato morso da una vipera e ha rischiato conseguenze fatali.
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Cane morso da vipera: il latrato di dolore e la diagnosi immediata
La disavventura è accaduta ieri nelle campagne urbinate, in zona Fontane, vicino a Pallino. Un ventisettenne di Schieti di Urbino, era nel bosco con il cane, addestrato per la ricerca del prezioso tubero. Dopo circa due ore di cammino, il cane ha fiutato qualcosa, si è lanciato verso un basso cespuglio di edera e, all’improvviso, ha emesso un latrato di dolore. Subito dopo l’animale si è accovacciato, apparendo quasi paralizzato e immobile.
Il prorietario si è avvicinato immediatamente. Ha notato subito la causa del malore: due nitidi fori nel naso che sanguinavano. Il giovane ha capito immediatamente che si trattava di un morso di vipera. Vista la paralisi dell’animale, ha dovuto prendere il cane in braccio e percorrere a piedi il lungo tratto di ritorno fino al veicolo, un Ape, con cui era arrivato sul posto.
La corsa in clinica e la terapia salvavita
Il tempo era cruciale. Dopo un primo contatto con il padre, i due sono partiti rapidamente in direzione Fano, dove si trova la clinica veterinaria attrezzata per gestire queste emergenze. Il padre del giovane ha raccontato la drammaticità della situazione evidenziando il fatto che il cane, dopo il tempo trascorso dal momento del morso, sembrava non dare più segni di vita.
Appena arrivata in ospedale, il cane è stato sottoposto a un protocollo di emergenza. I veterinari hanno praticato analisi immediate e avviato le terapie specifiche, essenziali per neutralizzare il veleno. Fortunatamente, le cure hanno dato subito i loro frutti e la cagnolina ha mostrato segnali di miglioramento. Dopo ore di paura, la cagnolina ha potuto fare ritorno a casa, pur non essendo ancora del tutto guarita.
Attenzione nei boschi: l’appello della famiglia
La vicenda si è conclusa con un sospiro di sollievo, ma ha lasciato nei proprietari una forte consapevolezza sui pericoli che si annidano nei nostri boschi. Il padre del ragazzo ha voluto condividere la loro esperienza per lanciare un messaggio chiaro agli appassionati di cinofilia e a chi frequenta le aree rurali, per incoraggiare chiunque a prestare sempre attenzione alle vipere e a recarsi nei boschi mai da soli ma sempre in compagnia di qualcuno.
Le vipere, infatti, non sono un fenomeno così raro e il loro veleno rappresenta un rischio concreto anche per l’uomo. La prontezza nel trasporto in clinica, nonostante la difficoltà di dover portare il cane paralizzato in braccio, si è rivelata la vera chiave di volta per salvare il cane dal veleno mortale della vipera.