Bonus animali 2025 è realtà: ecco chi ha diritto agli aiuti per le cure veterinarie

Bonus animali 2025 è realtà: ecco chi ha diritto agli aiuti per le cure veterinarie

Come funziona e a chi spetta il nuovo bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2024
Come funziona e a chi spetta il nuovo bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2024
bonus animali 2025
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Bonus animali 2025: ecco chi ha diritto agli aiuti per le cure veterinarie. Con l’entrata in vigore del decreto attuativo firmato nelle scorse settimane, il bonus animali destinato ai proprietari di cani e gatti con redditi bassi è finalmente realtà. Il provvedimento rende operativo il fondo triennale 2024-2026 istituito con la manovra di bilancio dello scorso anno. Si tratta di un sostegno economico dedicato ai cittadini italiani che, avendo compiuto almeno 65 anni, convivono con un animale da compagnia regolarmente iscritto alla Banca dati nazionale o regionale e presentano un Isee inferiore a 16.215 euro.

Bonus animali 2025: chi può richiederlo

Il contributo, pur limitato nelle risorse, rappresenta un aiuto importante per coprire parte delle spese veterinarie, tra cui visite, analisi di laboratorio, interventi chirurgici e medicinali acquistati a partire dal 1° gennaio 2024.

Il fondo prevede uno stanziamento di:

  • 250.000 euro nel 2024
  • 237.500 euro nel 2025
  • 237.500 euro nel 2026

L’accesso è riservato ai cittadini in possesso dei seguenti requisiti:

  • età pari o superiore a 65 anni
  • Isee inferiore a 16.215 euro
  • animale registrato presso la Banca dati nazionale (Sinac) o regionale

Le richieste verranno accettate in ordine cronologico fino ad esaurimento dei fondi assegnati a ciascuna regione.

Come si presenta la domanda

Ogni regione stabilisce le modalità operative per la presentazione della domanda e definisce l’entità del contributo. Gli interessati dovranno presentare:

  • la documentazione delle spese sostenute
  • il numero di iscrizione dell’animale alla banca dati
  • la certificazione Isee aggiornata

Le richieste saranno valutate in base all’ordine di ricezione, e ciascuna regione dovrà poi comunicare i rimborsi erogati all’Agenzia delle Entrate, ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata.

Detrazione Irpef e bonus: attenzione a non confonderli

Oltre a questo contributo diretto, resta in vigore anche la detrazione Irpef del 19% sulle spese veterinarie, già prevista dalla normativa fiscale. Tuttavia, si applica solo se le spese sostenute superano 129,11 euro, con un tetto massimo di 550 euro, per una detrazione che può arrivare a circa 80 euro.

È fondamentale distinguere tra i due strumenti: il bonus animali è un rimborso diretto a carico del fondo pubblico, mentre la detrazione Irpef è uno sconto sull’imposta dovuta, visibile in dichiarazione dei redditi.

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