Alberto Sordi e i cani: l’amore di un’intera vita. Ricorre domani, 24 febbraio 2024, il 21ยฐ anniversario della morte di Alberto Sordi. Nato a Roma il 15 giugno 1920, l’attore che piรน di ogni altro ha saputo, con i suoi 150 film, rappresentare i vizi e le virtรน dell’italiano medio nutriva, non tutti lo sanno, un grande amore per i cani e per gli animali in generale. Nel corso della sua vita Alberto Sordi ebbe ben 18 cani, di tutte le razze. ร noto che li tenesse in casa e desse loro modo di vivere liberamente la vita di famiglia e di dormire sul letto. Tra l’Albertone nazionale e i suoi cani c’era un rapporto di grande amore e di profondo rispetto. Si racconta che alla loro morte, l’attore romano, nella sua villa di Via Druso 45, a due passi da Piazzale NumaPompilio e dalle Terme di Caracalla, oggi sede della Fondazione Museo Alberto Sordi, li seppellisse e piantasse in loro memoria delle rose.
Alberto Sordi e i cani: “Suscitano in me una grande tenerezza”
ร un amore, quello di Alberto Sordi per i cani e per gli animali tutti, che ha accompagnato l’attore per la sua intera vita. Nel libro autobiografico Storia di un commediante, scritto con la giornalista e autrice milanese Maria Antionietta Schiavina per Zelig Editore, Sordi scrive: “Non sono animalista, ma gli animali suscitano in me una grande tenerezza. Dipendono da noi e non hanno la parola, per cui non possono protestare, difendersi o mandare al diavolo qualcuno. I piรน sono a servizio dell’uomo e l’uomo che fa per compensarli? Li tortura, li usa e quando non servono piรน li ammazza”. A testimonianza del suo grande amore per i cani, la copertina del libro lo ritrae proprio in compagnia di uno di loro, sorridente, in un abbraccio molto affettuoso con il cane stesso. Igor Righetti, cugino di Alberto Sordi e autore del libro Alberto Sordi segreto, edizioni Rubettino, racconta che l’attore romano definiva i suoi cani “amici veri, compagni fedeli”, e condannava fermamente coloro che li abbandonano. “Criminali degni di pene severe”, cosรฌ li definiva.