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Animali vittime di incidenti stradali: un problema sottovalutato?

Animali vittime di incidenti stradali: un problema sottovalutato?

Animali vittime di incidenti stradali
immagine @vitadacani.info

Animali vittime di incidenti stradali: un problema sottovalutato? Ogni anno, migliaia di cani, gatti e animali selvatici perdono la vita sulle strade italiane, vittime di incidenti che, nella maggior parte dei casi, potrebbero essere evitati. Questo fenomeno, che rappresenta una vera e propria emergenza silenziosa, non solo causa sofferenza agli animali coinvolti, ma evidenzia serie lacune nella gestione della sicurezza stradale e nella tutela degli animali domestici e randagi.

Animali vittime di incidenti stradali: la portata del problema

Sebbene non esistano dati ufficiali precisi sul numero esatto di animali che muoiono in incidenti stradali, le stime parlano di numeri allarmanti, soprattutto nelle regioni  in cui il fenomeno del randagismo è più diffuso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno, a livello globale, circa 10 milioni di animali muoiono a causa di incidenti stradali. In Italia, questa piaga colpisce in modo particolare le aree rurali e periferiche, dove il controllo degli animali è sovente meno rigoroso e i servizi di soccorso sono spesso insufficienti.

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Randagismo e incidenti stradali

Il randagismo è uno dei principali fattori che contribuiscono all’elevato numero di cani e gatti vittime della strada. In molte regioni italiane, specialmente nel sud, il numero di cani randagi è stimato in centinaia di migliaia. Questi animali, spesso abbandonati o nati in strada, vivono in condizioni di precarietà e sono costantemente esposti al rischio di incidenti stradali. Senza un proprietario che si prenda cura di loro e li protegga, i cani e i gatti randagi vagano spesso per le strade alla ricerca di cibo e riparo, diventando purtroppo un facile bersaglio per le automobili.

La sicurezza stradale: un aspetto da non sottovalutare

La sicurezza stradale gioca un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti che coinvolgono gli animali. In molte zone del nostro Paese, soprattutto nelle aree rurali e nelle periferie urbane, la segnaletica che avvisi della possibile presenza di animali lungo la carreggiata risulta non adeguata. A ciò si aggiunge sovente la mancanza di illuminazione notturna e di barriere di protezione, fattori questi che contribuiscono ad aumentare il rischio di collisioni e investimenti. Secondo alcune stime, oltre il 70% degli incidenti stradali che coinvolgono animali avviene infatti durante le ore notturne, quando la visibilità è ridotta e il tempo di reazione del conducente si riduce inevitabilmente.

Animali vittime di incidenti stradali
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Animali vittime di incidenti stradali: cosa fare, come prevenire

Ridurre il numero di cani, gatti e animali selvatici che muoiono sulle strade italiane richiede un approccio integrato che coinvolga le autorità e i cittadini tutti. Ecco alcune misure che si potrebbero adottare:

  • Promuovere in misura sempre più capillare la sterilizzazione e l’iscrizione all’Anagrafe Canina. È di fondamentale importanza ridurre il numero dei cani randagi. Per ridurlo è essenziale promuovere la sterilizzazione e garantire che tutti i cani siano dovutamente registrati all’Anagrafe Canina. Questo permette di monitorare meglio la popolazione canina e quindi di fronteggiare in misura più significativa il fenomeno del randagismo.
  • Migliorare la segnaletica stradale. Installare cartelli che avvisino della presenza di animali e migliorare l’illuminazione nelle aree a rischio può aiutare a prevenire gli investimenti.
  • Sensibilizzare maggiormente gli automobilisti. Campagne di sensibilizzazione rivolte agli automobilisti possono aumentare la consapevolezza del problema e incoraggiare una guida più attenta, soprattutto in aree ad alta concentrazione di animali randagi o selvatici.
  • Pronto Soccorso per animali. Far crescere la rete di pronto soccorso per animali feriti sulla strada, con numeri di emergenza dedicati, potrebbe salvare la vita di molti cani, gatti e animali selvatici.

A questo proposito segnaliamo di seguito i 10 importanti suggerimenti forniti da ASAPS Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale nel febbraio 2023 in un articolo del presidente Giordano Biserni dedicato al problema degli incidenti stradali che coinvolgono animali.

Animali vittime di incidenti stradali: i 10 suggerimenti dell’ASAPS

  1. in sede di progettazione di autostrade e strade extraurbane, le strade dove la velocità è maggiore, occorre prevedere dei sottopassaggi, valutando i precedenti rilevamenti di attraversamenti di animali
  2. occorre che gli automobilisti e gli organi di polizia stradale segnalino il pericolo, creando una vera mappatura dei luoghi più a rischio, per i successivi rapidi interventi da parte dell’ente proprietario della strada
  3. gli enti proprietari strada dovrebbero installare reti ad alto impatto lungo le principali arterie, e curarne la manutenzione periodica, in modo da evitare pericolosi buchi a ridosso della carreggiata in cui potrebbero infilarsi gli animali; importante curare anche la presenza di catarifrangenti che funzionano da dissuasori per il passaggio della fauna come sperimentato in alcune province italiane o come in Lussemburgo dove funzionano dei catarifrangenti che rifrangono la luce dei fari ortogonalmente al percorso stradale, verso la campagna. I riflettori colpiti dalla luce dei fari producono una barriera di delimitazione ottica. In questo modo gli animali selvatici sono abbagliati e bloccati momentaneamente fuori dalla strada e non la attraversano quando sta passando un autoveicolo
  4. gli automobilisti che frequentano spesso una strada, devono memorizzare i luoghi dove hanno visto transitare animali, anche perché venga potenziata la segnaletica di preavviso da parte dell’ente proprietario strada
  5. gli automobilisti devono disinserire i fari abbaglianti che potrebbero bloccare l’animale in mezzo alla carreggiata
  6. gli automobilisti devono evitare di sterzare bruscamente davanti all’animale
  7. i motociclisti sono gli utenti più a rischio in caso di sinistro con animale e pertanto la prudenza in determinate zone va aumentata notevolmente, specialmente lungo i rettifili al tramonto
  8. ricordare sempre che i maggiori rischi sulle strade avvengono nella tarda serata e nelle prime ore del mattino
  9. adottare particolare prudenza quando si vedono mezzi impegnati nello sfalcio dell’erba ai bordi della strada perché gli animali potrebbero fuggire all’improvviso proprio in mezzo alla carreggiata
  10. nessun periodo dell’anno e nessun ambiente può definirsi sicuro e pertanto va messa in campo la massima attenzione alla guida, nel rispetto della segnaletica, ricordando che la fauna non percepisce la strada come un pericolo. Noi invece sì.

Animali vittime di incidenti stradali
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Animali vittime di incidenti stradali: le responsabilità degli utenti della strada

In Italia il Codice della Strada (Art. 189, comma 9-bis) obbliga gli utenti della strada a prestare soccorso agli animali vittime di incidenti stradali. Questo il testo del comma 9-bis:

L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma (da € 421 a € 1.691). Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o piu’ animali d’affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma (da € 85 a € 337).

autostrada

Secondo il Codice della Strada, dunque, chiunque causi un incidente stradale dal quale risultino danni a un animale domestico, da reditto o protetto è obbligato a fermarsi e prestare soccorso. Questo obbligo si applica sia ai conducenti coinvolti nell’incidente sia a chiunque altro si trovi sul luogo dell’accaduto e sia in grado di intervenire. Anche chi assiste all’incidente senza esserne coinvolto ha quindi  l’obbligo di prestare assistenza all’animale ferito e di avvisare le autorità competenti.

Questa norma è un passo importante per garantire maggiore tutela agli animali e per sensibilizzare i cittadini attorno al valore della vita animale. L’obbligo di soccorso non solo mira a salvare vite, ma anche a promuovere una maggiore responsabilità e senso civico tra i conducenti. Se sei coinvolto in un incidente con un animale, o se ti capita di assistervi, ricorda che quindi prestare soccorso è non solo un dovere morale, ma anche un obbligo stabilito dalla legge italiana.

La questione dei cani vittime della strada in Italia è un problema che richiede attenzione e azioni concrete. Ogni vita persa è un segnale di un fallimento, non solo da parte delle istituzioni, ma anche della società civile. Ridurre il numero di cani che muoiono sulle nostre strade è possibile, ma solo se tutti, dai cittadini alle autorità, faranno la loro parte. La protezione dei nostri amici a quattro zampe è un dovere morale, e garantire loro un ambiente sicuro, anche sulle strade, è un passo fondamentale verso una convivenza più rispettosa e armoniosa tra esseri umani e animali.

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Redazione Vita da Cani

Vita da Cani è il quotidiano online dell'informazione a tutto tondo sul mondo del cane. Una redazione giovane e dinamica, sempre sul pezzo, attenta osservatrice di tutto quel che accade attorno al nostro amico a 4 zampe. News, approfondimenti, informazione, interviste. Sempre con il cane al centro del mondo. Online dal 2007. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Ancona con nr. 2988/2023. Direttore Responsabile Roberto Ceccarelli.
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