Tra le pagine scritte da Susanna Tamaro, puntualmente inizia un viaggio in grado di trasportare il lettore verso storie che toccano l’anima. Si intraprende un percorso intriso di sentimenti, di speranze e di attimi di vita che in qualche modo fanno parte dei ricordi di ognuno di noi e si finisce per identificarsi totalmente nel suo micromondo di parole cariche di suggestioni. Dopo aver conquistato ogni generazione con diversi titoli che hanno varcato i confini nazionali, torna adesso con un libro dedicato agli amici a quattro zampe, “L’Amore di un cane”, e uno dei suoi sogni nel cassetto si realizza. A quest’argomento pensava da diverso tempo, infatti, ma altre storie fremevano per essere lette e, soprattutto, narrate. Adesso è finalmente giunto il momento: “L’idea è nata dopo aver registrato un podcast per il Corriere della Sera con lo stesso titolo – conferma – e dal volere condividere con tanti amanti dei cani le tante storie d’amore che ho vissuto”.
Susanna Tamaro e il ricordo di Diana
Nei primi anni Sessanta, non era comune allevare un cucciolo in casa e non tutti i ragazzi avevano la fortuna di poter contare sul loro affetto o di godere dei loro preziosi insegnamenti. Lo racconta lei stessa tornando indietro nel tempo, direttamente alla sua infanzia: “Quando ero bambina, erano poche le persone ad avere un cane di compagnia in città. I cani stavano in campagna o appartenevano ai cacciatori. Il primo cane che ho incontrato e toccato nella mia vita – dovevo avere circa tre anni – era proprio un bréton di un cacciatore, come racconto nel mio libro. Si chiamava Diana e ancora mi ricordo la dolcezza del suo sguardo”.
Scrivere è anche condividere
Di fronte a un foglio bianco, chi scrive, si trova di fronte a una scelta per nulla scontata: aprire il proprio cuore ai lettori e mostrare i propri sentimenti o lasciare che i protagonisti abbiano un’esistenza a sé, magari con pensieri lontani anni luce da quelli dell’autore. Susanna Tamaro, ha sempre preferito la prima opzione e le sue opere sono per questo sincere fino in fondo, permettendo a chiunque di identificarsi o di trarne utili consigli. Lo stesso vale per quest’ultima fatica a cui lei, lontanamente imparentata con il celebre scrittore Italo Svevo, tiene particolarmente: “Pubblicarlo non è stato liberatorio. La mia è stata una volontà di condividere la mia lunga esperienza con i cani anche per aiutare le persone a scegliere la propria anima gemella o ad approfondire il loro rapporto con quella che già possiedono. Mi hanno insegnato la gioia anche per le piccole cose, la pazienza e la costanza dell’amore”.
Susanna Tamaro: lontana dal caos cittadino, libera di allevare tanti cani
Oggi Susanna Tamaro vive lontano dai grandi centri e circondata dal verde, anche per poter regalare ai suoi animali un’esistenza più serena a diretto contatto con la natura: “Fino a che ho vissuto in città non ho potuto avere nessun cane e questo mi ha reso molto triste. Appena ho avuto la possibilità di trasferirmi in campagna, mi sono rifatta degli arretrati e del tempo perso. Se leggete il libro, scoprirete che quasi tutti quelli che ho avuto mi sono rimasti nel cuore, per una ragione o nell’altra ma quello che più mi manca ora è Tobia che mi ha lasciato improvvisamente un anno fa. Era l’unico ad accompagnarmi nelle mie passeggiate, adorava le nevi delle montagne. Aveva un carattere indipendente e allo stesso tempo dolcissimo. È stato un cane unico”.
Adottare un cane con una storia difficile: una scelta non sempre facile
Vivere con un cane non è un gioco né una passeggiata, occorre sempre essere certi di voler mantenere questo bellissimo impegno d’amore. Susanna Tamaro, ha sempre scelto prevalentemente casi particolari e cuccioli che avevano sofferto molto, accettando una sfida spesso complessa e non adatta a tutti. Per questo ribadisce: “Prima di prendere un cane al canile, bisogna essere consapevoli di alcune cose. Per questo il mio libro vuole anche aiutare le persone che desiderano fare una scelta di questo tipo. Quando si prende un cane adulto, che magari è stato traumatizzato e ha passato tanti anni in canile, bisogna sapere che il rapporto andrà conquistato giorno dopo giorno perché per lui si tratta di una realtà assolutamente nuova e spiazzante. Ma passo dopo passo questo amore crescerà sempre di più e sarà una grande gioia per entrambi”.
Sole, aria aperta e l’amore di un cane: ecco la ricetta della felicità
I suoi cani sono sicuramente molto fortunati, perché possono correre liberi tra alberi e siepi, lontani dai rumori del traffico e dall’inquinamento dei centri abitati. In cambio le regalano ogni giorno tantissime belle energie e la capacità di vivere con maggiore leggerezza e serenità: “La vita con i cani in campagna è molto diversa dalla vita con i cani in città. In campagna non c’è il rito dell’uscita quotidiana perché i cani sono liberi di scorrazzare in giardino e hanno una canaiola che permette loro di entrare e uscire a piacimento, per cui non abbiamo nessuna routine se non quella, irrinunciabile, della pappa. I cani possono esserci di grande aiuto perché ci offrono un mondo di amorosa innocenza, capace di lenire le solitudini, le disperazioni e le cupezze che facilmente sorgono in un tempo come questo”. Allora, le chiediamo, qual è il valore principale che possiamo trarre dalla relazione uomo/cane. Su questo non ha dubbi e conferma: “la reciproca generosità”.