Proprietari di cani: uno studio li divide in tre categorie. Il legame tra umani e cani è tra i più antichi e profondi, ma il modo in cui noi percepiamo i nostri amici a quattro zampe varia notevolmente da persona a persona. Una recente ricerca, condotta in Ungheria presso l’Università Eötvös Loránd, ha analizzato i comportamenti di circa 800 proprietari di cani, rivelando tre profili principali che riflettono diverse visioni del rapporto uomo-cane.
Proprietari di cani: uno studio li divide in tre categorie
Dallo studio emerge che i proprietari tendono a collocarsi in tre gruppi distinti, ognuno dei quali interpreta il ruolo del cane in modo unico, influenzando il tipo di relazione e il trattamento riservato all’animale.
Proprietari di cani: i colleghi. Il cane visto come partner funzionale
Il primo gruppo considera i propri cani come collaboratori essenziali nella vita quotidiana. Questi animali, spesso di razze come Border Collie, Pastore Belga o Pastore Tedesco, sono apprezzati per le loro capacità pratiche, che spaziano dalla protezione alla pastorizia. I proprietari in questa categoria tendono a valorizzare l’obbedienza e a investire tempo nell’addestramento, spesso utilizzando tecniche moderne come il clicker training.
I genitori: con il cane un legame emotivo profondo
La categoria più numerosa è composta da coloro che trattano i propri cani come veri e propri membri della famiglia, sviluppando con loro un legame quasi umano. Questi “genitori di cani” rappresentano circa il 50% degli intervistati e tendono a scegliere razze come Vizsla, Boxer e Bassotto, note per la loro affettuosità e capacità di instaurare connessioni emotive profonde. In questo caso, il cane diventa una fonte di amore incondizionato e una presenza rassicurante nella vita dei proprietari.
I compagni: il cane come presenza discreta
Il terzo gruppo, che comprende circa il 20% dei partecipanti, vede il cane come un compagno di vita che offre compagnia senza richiedere un coinvolgimento emotivo eccessivo. Le razze più comuni in questo profilo sono il Labrador Retriever, il Cocker Spaniel Inglese e il Mudi. Questi proprietari apprezzano il supporto silenzioso del loro animale senza necessariamente instaurare un rapporto particolarmente intenso.
Perché il cane è così speciale?
Oltre a identificare i diversi ruoli che i cani possono ricoprire, lo studio ha anche evidenziato alcune caratteristiche universali che rendono il rapporto con loro così unico. Quasi tutti i proprietari (97,6%) apprezzano il contatto fisico con il proprio cane, mentre il 93,7% considera l’amore incondizionato che ricevono una delle principali gioie del possedere un cane. Tuttavia, non tutti condividono gli stessi benefici: solo il 36,3% degli intervistati vede il cane come un facilitatore di connessioni sociali.
L’importanza dell’addestramento e dei ruoli multipli
Secondo gli esperti che hanno condotto la ricerca, i cani che svolgono sia ruoli pratici che emotivi tendono a essere percepiti come più obbedienti, anche grazie all’utilizzo di metodi di addestramento positivi. Questo aspetto suggerisce che un rapporto equilibrato tra funzionalità e affetto possa arricchire ulteriormente l’esperienza del proprietario.
Questo studio apre nuove prospettive sul complesso legame tra uomo e cane, dimostrando che ogni proprietario attribuisce un significato diverso alla presenza del proprio animale. Comprendere meglio questi profili potrebbe aiutare a migliorare il benessere dei cani e la soddisfazione dei proprietari, oltre a ispirare future ricerche sulla relazione tra specie.
