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Empatia a quattro zampe
Diversi studi dimostrano che i cani sono in grado di interpretare i segnali emotivi dei loro proprietari. Non si tratta solo di tono della voce o espressione del volto: il cane coglie cambiamenti sottili nel linguaggio del corpo, nell’odore e nella postura. Quando un proprietario è giù di morale, il cane risponde con comportamenti di vicinanza, come stare fermo accanto a lui o cercare il contatto fisico.
Il cane capisce quando sei triste? Cosa dice la ricerca
Una ricerca condotta dall’Università di Londra ha mostrato che i cani reagiscono più spesso con comportamenti di consolazione verso persone che piangono rispetto a quelle che parlano o cantano. Questo indica che non si limitano a reagire ai rumori, ma comprendono la valenza emotiva della situazione.
Il cane capisce quando sei triste? Il ruolo dell’olfatto
Non bisogna poi sottovalutare l’olfatto, che per i cani è fino a 100.000 volte più sviluppato del nostro. Alcuni studi suggeriscono che gli animali riescono a percepire variazioni negli ormoni dello stress, come il cortisolo, attraverso l’odore del corpo umano. In questo modo riescono a “sentire” quando qualcosa non va.
L’esperienza del legame
Oltre alle prove scientifiche, c’è la quotidianità. Molti proprietari raccontano episodi in cui il cane ha mostrato un comportamento quasi umano: restare a vegliare durante una malattia, avvicinarsi quando scendono le lacrime, interrompere il gioco per sedersi vicino in un momento di silenzio. Sono gesti che consolidano l’idea di un legame basato sull’empatia.
Un aiuto che fa bene anche a noi
La presenza di un cane può diventare un vero sostegno psicologico. Il suo comportamento nei momenti di difficoltà ricorda all’umano di non essere solo. Non è un caso che la pet therapy venga usata in contesti clinici per alleviare stress, depressione e solitudine.