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ToggleDesigner Dogs: chi sono? Che origine hanno? Perché sono nati? Il fenomeno dei cosiddetti cani di design, noti anche come designer dogs, ha conquistato un crescente numero di appassionati e famiglie negli ultimi anni. Questi cani ibridi sono il risultato di accoppiamenti mirati tra razze pure con l’intento di combinare caratteristiche desiderabili. Tuttavia, dietro l’apparente semplicità di questi incroci si possono nascondere delle complessità e, quantomeno potenzialmente, alcuni rischi che meritano senza dubbio un’analisi approfondita.
Designer Dogs: origini e sviluppo dei cani di design
Il concetto di cane di design è emerso negli Stati Uniti e in Canada alla fine degli anni ’80. Il termine descrive cani “creati” attraverso l’incrocio di razze pure per ottenere tratti specifici. Il primo cane di design, il Labradoodle, nacque nel 1989 grazie all’allevatore Wally Conron. Conron cercava un cane guida ipoallergenico per un non vedente e decise di incrociare un Labrador Retriever con un Barboncino. Il successo di questo incrocio portò alla creazione di altri ibridi con caratteristiche simili.
Designer Dogs: gli obiettivi degli allevatori
Gli allevatori di cani di design perseguono diversi obiettivi. Tra i principali troviamo senza dubbio la combinazione di tratti desiderabili. L’obiettivo principale è infatti quello di ottenere un cane che unisca le migliori caratteristiche fisiche e comportamentali delle razze progenitrici, come per esempio l’intelligenza del Barboncino e la lealtà del Labrador. Un altro obiettivo degli allevatori è la riduzione dei problemi di salute. L’ibridazione è vista come un metodo per migliorare la salute genetica, sperando di ridurre le malattie ereditarie comuni nelle razze pure. A ciò si aggiunge un ulteriore obiettivo, quello dell’adattamento alle esigenze più moderne. Gli allevatori mirano infatti a creare cani che siano adatti alle esigenze delle famiglie moderne, come la facilità di addestramento e la compatibilità con i bambini.
Cani di design: le caratteristiche
I cani di design possono variare notevolmente in base ai tratti delle razze coinvolte. Tuttavia, alcune caratteristiche accomunano più o meno a tutti gli incroci. L’aspetto fisico è senza dubbio uno dei più importanti. L’aspetto dei cani di design può essere una combinazione dei tratti delle razze progenitrici, inclusi il tipo di pelo e i colori. Ulteriore caratteristica comuni ai Designer Dogs è quella del temperamento. Questi cani tendono a ereditare tratti comportamentali positivi da entrambe le razze genitoriali, risultando spesso affettuosi e intelligenti. Ultima caratteristica, non certo in ordine di importanza, è quella della salute fisica. Sebbene l’ibridazione possa teoricamente migliorare la salute, non garantisce l’assenza di problemi genetici, specialmente se non viene eseguito un attento controllo dei genitori.
Incroci popolari
Tra gli incroci più diffusi troviamo:
- Labradoodle. Incrocio tra Labrador e Barboncino, noto per il suo carattere amichevole e il pelo ipoallergenico
- Goldendoodle. Unione tra Golden Retriever e Barboncino, apprezzato per la sua natura affettuosa e l’aspetto riccio
- Cockapoo. Combinazione di Cocker Spaniel e Barboncino, ideale per famiglie grazie alla sua dolcezza e al suo comportamento giocoso
- Pomsky. Incrocio tra Volpino di Pomerania e Siberian Husky, noto per l’aspetto accattivante e il temperamento vivace
- Aussiedoodle. Incrocio tra Pastore australiano (Aussie) e un Barboncino (Poodle), noto per il suo aspetto elegante e l’indole sportiva
Cani di design: quali vantaggi?
Miglioramento potenziale della salute. L’ibridazione può contribuire a una maggiore variabilità genetica, riducendo -quantomeno potenzialmente- la prevalenza di malattie genetiche specifiche. Anche la personalizzazione. I loro proprietari possono infatti scegliere il cane dai tratti estetici e comportamentali che più soddisfano le loro preferenze personali. Molti cani di design sono inoltre ben adattabili a vari ambienti e stili di vita, e ciò li rende ottimi compagni di famiglia.
Designer Dogs: ci sono rischi?
Nonostante i vantaggi sopraelencati, dietro ai cani di design potrebbero celarsi dei rischi. L’ibridazione infatti non garantisce la salute dei cuccioli. Problemi genetici potrebbero ancora manifestarsi se i genitori non sono selezionati con attenzione. Dietro alla pratica dell’ibridazione possono nascondersi anche problemi comportamentali, dettati dalla combinazione dei tratti delle razze genitoriali. Un dato di fatto di cui occorre senza dubbio tenere conto è che una significativa aliquota di allevatori di Designer Dogs parrebbe non essere iscritta ad associazioni riconosciute. Altro fattore di sicura importanza è che l’ENCI, così come altre organizzazioni, non riconosce nessuno dei cani di design.
Pareri contrastanti
Le opinioni sui cani di design sono divise. Alcuni esperti ritengono che l’ibridazione possa offrire vantaggi significativi, come una maggiore resistenza alle malattie genetiche e una maggiore adattabilità alle esigenze familiari. Altri, tuttavia, avvertono che la mancanza di regolamentazione e la ricerca di guadagno possono compromettere la qualità e il benessere degli animali. La critica più comune riguarda il fatto che, in molti casi, l’attenzione si concentra più sugli aspetti estetici che sulla salute e sul benessere degli animali.
Per concludere, i cani di design rappresentano un fenomeno in crescita nel mondo degli animali domestici. Sebbene possano offrire alcuni ipotetici vantaggi, è fondamentale considerare con molta attenzione i rischi a essi potenzialmente associati e scegliere allevatori responsabili. La consapevolezza e l’informazione sono cruciali per garantire che questi cani siano sani e felici, evitando che diventino solo oggetti di moda o -peggio ancora- prodotti commerciali.