Bocconi avvelenati ed esche con chiodi: come proteggere il cane durante le passeggiate. Il problema dei bocconi abbandonati in aree pubbliche e private rappresenta una minaccia costante e seria per la sicurezza dei cani. Queste esche, spesso contenenti veleno, farmaci letali o oggetti affilati come chiodi e viti, vengono lasciate con l’intento specifico e criminoso di uccidere gli animali. Il fenomeno, purtroppo, sembra non arrestarsi nemmeno con l’arrivo della stagione fredda e richiede dunque una scrupolosa, costante vigilanza da parte dei proprietari. Il rischio maggiore si ha quando il cane ingerisce il boccone rapidamente, rendendo il primo soccorso difficile e riducendo il tempo a disposizione per l’intervento veterinario.
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Bocconi avvelenati e esche con chiodi: i sintomi e la corsa contro il tempo
Riconoscere l’ingestione e i primi sintomi è cruciale. La sintomatologia varia a seconda della sostanza tossica utilizzata e dunque ingerita
In caso di sospetto avvelenamento (es. topicidi o antigelo):
- Sintomi nervosi, vremori, atassia (barcollamento), convulsioni, eccessiva salivazione.
- Sintomi gastroenterici, vomito violento e improvviso, diarrea, spesso con presenza di sangue.
- Cambiamenti comportamentali, il cane appare apatico o, al contrario, ipereccitato.
In caso di ingestione di esche meccaniche (chiodi o lame):
I sintomi possono essere ritardati, ma includono vomito, forte dolore addominale, lamento alla palpazione e la presenza di sangue nelle feci.
In entrambi i casi, il protocollo di emergenza è unico: portare immediatamente il cane dal veterinario. Non bisogna tentare di farlo vomitare a casa senza istruzioni mediche precise, poiché alcune sostanze possono peggiorare la situazione durante il rigurgito. È di vitale importanza correre dal veterinario senza indugio, senza esitazioni e senza perdere tempo in tentativi maldestri.
Bocconi avvelenati ed esche con chiodi: prevenzione e addestramento mirato
La strategia più efficace contro i bocconi avvelenati è la prevenzione attraverso l’addestramento.
1. Controllo del territorio: Durante le passeggiate, il proprietario deve ispezionare visivamente le aree, in particolare siepi, angoli nascosti e bordi dei sentieri, che sono i luoghi preferiti per l’abbandono delle esche.
2. Addestramento all’inibizione: È fondamentale insegnare al cane il comando “Lascia” o “No” con un alto livello di affidabilità. Questo comando deve permettere al proprietario di impedire l’ingestione di qualsiasi elemento dal suolo. Si tratta di un addestramento salvavita che va praticato regolarmente.
3. Museruola preventiva: Per i cani con forte tendenza a ingerire ogni cosa trovata per terra, l’utilizzo di una museruola a cestello (che consenta all’animale di ansimare, bere, ma non ingerire bocconi) risulta una misura precauzionale insostituibile durante le passeggiate in aree a rischio.