Abbandono degli animali: l’appello del pianista Ezio Bosso. Contro l’odioso fenomeno dell’abbandono degli animali scende in campo facendo un appello anche il pianista, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso.
Con lui l’imprenditore Guido Di Stefano che insieme alla sua famiglia guida da generazioni il Maglificio Gran Sasso, gruppo tessile tra i più quotati e affermati dell’intero panorama nazionale.
Ezio e Guido amano profondamente gli animali e si impegnano da sempre a loro favore. Il loro messaggio, forte e incisivo, origina dalla storia di Lilla, cagnolina abbandonata in un cassettone per i rifiuti ad Ascoli Piceno e ritrovata affamata e terrorizzata. Lilla oggi sta bene, vive in una famiglia che la ama e si prende cura di lei con ogni attenzione.
Con l’approssimarsi della bella stagione, l’odioso fenomeno dell’abbandono degli animali si ripresenta puntuale. C’è dunque bisogno di sensibilizzare, di adoperarsi in prima persona per combattere quello che, oltre a essere un reato punibile con il carcere, è anche e soprattutto un atto disumano perpetrato senza pietà da persone dissennate e incivili nei confronti di creature indifese che dipendono in tutto e per tutto dai loro padroni.
Le statistiche
Le statistiche relative al fenomeno sono molto poco incoraggianti. Nei soli mesi di maggio e giugno 2016 l’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha segnalato ben 361 casi di abbandono. Si pensi che nell’anno 2015, in soli tre mesi, secondo i dati LAV, si sono registrati 4.300 casi di abbandono. Sono cani che spesso vengono lasciati nei canili o peggio ancora, lungo la strada con il rischio di essere investiti dalle auto o comunque di morire per la loro incapacità di adattarsi alla vita da randagi dopo essere cresciuti in casa.
L’amore del cane verso il proprio padrone è così forte che a volte, dopo essere stato abbandonato, il povero animale resta nel punto esatto in cui è stato lasciato, lasciandosi morire d’inedia.