Trasporto illegale di cani: due sequestri lungo l’A14. Le forze dell’ordine hanno recentemente individuato due casi di trasporto irregolare di cani lungo l’Autostrada A14, portando al sequestro di un pitbull e di un barboncino trasportati in condizioni non conformi. Le operazioni, avvenute il 27 e il 28 gennaio, hanno visto l’intervento della Polizia Stradale di Fano e del servizio veterinario dell’AST Pesaro-Urbino per verificare lo stato di salute degli animali e avviare le necessarie procedure di affidamento.
Trasporto illegale di cani: fermato un autocarro con un pitbull nascosto tra i pacchi
Nel pomeriggio del 27 gennaio, durante un controllo di routine sulla carreggiata sud dell’A14, gli agenti hanno fermato un autocarro con targa rumena nei pressi di Fano. Durante l’ispezione, oltre a numerosi pacchi nel vano di carico, hanno scoperto una gabbia ben occultata contenente un pitbull maschio di circa 26 kg, di 2-3 anni, con la coda recisa e le zampe insanguinate.
L’animale appariva sofferente e costretto in uno spazio angusto, senza microchip né passaporto europeo per animali da compagnia. Il proprietario del mezzo è stato sanzionato per oltre 500 euro, mentre il cane è stato sequestrato e affidato al canile sanitario di Pesaro, in attesa di accertamenti veterinari e di una possibile adozione.
Un barboncino nascosto tra i bagagli in un furgone
La mattina successiva, il 28 gennaio, un secondo intervento ha portato al sequestro di un barboncino trasportato in modo irregolare. Gli agenti hanno fermato un furgone con targa albanese, trovando il cane nascosto tra i bagagli. Anche in questo caso il trasporto non rispettava le normative vigenti e sono stati richiesti accertamenti veterinari. Il barboncino è stato momentaneamente affidato in attesa della restituzione al proprietario.
L’impegno della Polizia contro il commercio illecito di animali
Le operazioni confermano l’attenzione delle forze dell’ordine nei confronti del trasporto illegale di cani, un fenomeno che può generare profitti illeciti per migliaia di euro. Controlli sempre più serrati sono fondamentali per contrastare questo tipo di attività e garantire il rispetto del benessere animale.