25 cani liberati da uno stato di grave degrado e maltrattamento. Un’operazione interforze ha posto fine a una situazione di grave e prolungato maltrattamento animale a Sciacca, in Sicilia. Venti giorni fa, un’azione congiunta ha portato al sequestro di ben venticinque cani che vivevano ammassati all’interno di un appartamento privato. L’abitazione si presentava in condizioni igieniche incompatibili con la dignità e la salute degli animali.
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Le autorità hanno immediatamente aperto un fascicolo: il proprietario dell’immobile è stato denunciato e risulta attualmente indagato per maltrattamento di animali e per altre violazioni legate al mancato rispetto delle normative igienico-sanitarie.
25 cani liberati: l’intervento dopo anni di degrado
L’intervento è stato il culmine di una vicenda complessa che si protraeva da diversi anni. L’amministrazione comunale, con l’attuale sindaco Fabio Termine e l’assessore Agnese Sinagra, ha riferito che il problema era noto e che nel tempo erano state emesse molteplici ordinanze a carico del proprietario. Queste disposizioni imponevano il trasferimento degli animali in strutture adeguate, la sanificazione degli ambienti e la messa in sicurezza del sito.
Tutti i provvedimenti, però, sono stati ignorati, sin quando si è resa necessaria l’azione di forza da parte delle autorità. Le verifiche condotte dal Comune avevano evidenziato uno stato di sovraffollamento e di degrado estremo, alimentato anche dalle segnalazioni frequenti da parte dei cittadini residenti nella zona. La presenza di un numero eccessivo di cani in uno spazio ristretto aveva compromesso seriamente la salubrità dell’ambiente, e costringeva gli animali a vivere in una condizione di sofferenza.
La rete di soccorso per il trasferimento degli animali
L’operazione di sequestro ha richiesto una collaborazione estesa per la sua delicatezza e complessità. Sono intervenuti sul posto la polizia municipale, i vigili del fuoco, e il personale specializzato del sesto settore del Comune. Il loro lavoro si è concentrato inizialmente sulla liberazione dei cani e poi sullo sgombero dell’abitazione.
Una volta estratti dall’appartamento, i venticinque cani sono stati sottoposti alle prime cure e smistati. Alcuni sono stati trasferiti presso un canile autorizzato nella provincia di Catania, mentre altri hanno trovato posto in strutture adeguate presenti sul territorio di Sciacca. Ora si trovano tutti in mani esperte, dove potranno iniziare il percorso di recupero fisico e psicologico necessario dopo il lungo periodo di maltrattamento.
I vertici comunali hanno commentato che l’azione rappresenta solo il primo tassello di un programma più ampio. Le loro dichiarazioni sottolineano che situazioni di così evidente maltrattamento sono intollerabili e che l’amministrazione intende contrastare con decisione comportamenti che alimentano il degrado urbano e la sofferenza animale, affrontando in modo strutturale anche il tema del randagismo.