Patentino per cani obbligatorio solo per chi adotta? Il paradosso della nuova proposta di legge

Patentino per cani obbligatorio solo per chi adotta? Il paradosso della nuova proposta di legge

Fa discutere la Proposta di Legge della Regione Lombardia secondo cui il patentino non sarà obbligatorio per chi acquista cani da allevatori ENCI.
Fa discutere la Proposta di Legge della Regione Lombardia secondo cui il patentino non sarà obbligatorio per chi acquista cani da allevatori ENCI.
patentino per cani obbligatorio solo per chi adotta
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Patentino per cani obbligatorio solo per chi adotta? Il paradosso della nuova proposta di legge. Una nuova proposta di legge, approvata in Regione Lombardia e in attesa di essere discussa a livello nazionale, rischia di creare una profonda disparità tra chi adotta un cane e chi lo acquista da un allevatore ENCI. Il nodo centrale? L’obbligo di ottenere un patentino per i proprietari di alcune razze considerate “potenzialmente pericolose” vale solo in caso di adozione. Chi compra, invece, ne resta esente.

Patentino per cani obbligatorio: per chi?

La normativa punta a regolamentare il possesso di cani appartenenti a 26 razze, o a loro incroci, che compongono la cosiddetta save list. Tra queste, figurano nomi ben noti: Pitbull, Rottweiler, Cane Corso, Dogo Argentino, American Staffordshire Terrier, solo per citarne alcuni. Chi adotta un cane che rientra anche solo morfologicamente in queste tipologie dovrà seguire un corso teorico e pratico, con esame finale, per ottenere l’abilitazione alla gestione dell’animale.

Patentino per cani obbligatorio: chi acquista da allevamenti ENCI è escluso

Il punto controverso riguarda l’esclusione dall’obbligo per chi acquista il cane da un allevatore riconosciuto dall’ENCI. Secondo l’emendamento allegato alla proposta, i cani di razza iscritti al Libro genealogico ENCI sarebbero automaticamente esonerati, in quanto frutto di selezioni che “minimizzano tare comportamentali”. È lo stesso presidente dell’ENCI, Dino Muto, a specificarlo in una nota ufficiale.

Un sistema che disincentiva l’adozione

L’effetto pratico della norma rischia di essere quello di penalizzare chi sceglie la via dell’adozione, costretto a formarsi e sottoporsi a controlli, mentre chi acquista un cane con pedigree può evitare qualsiasi obbligo. Un paradosso che sembra favorire il mercato, più che la tutela del benessere animale. Il quadro si complica ulteriormente nel caso di razze non riconosciute ufficialmente dall’ENCI, come l’American Pit Bull Terrier: per questi soggetti, l’obbligo del patentino resta sempre valido, a prescindere dalla provenienza.

Patentino per cani obbligatorio: come funziona il percorso formativo

Il percorso per ottenere il patentino prevede due fasi: un modulo teorico di almeno dieci ore, anche online, a cura di veterinari esperti in comportamento animale, e un modulo pratico di sei ore, condotto da educatori, istruttori o addestratori cinofili. Alla fine del percorso, il proprietario dovrà superare un esame finale per ottenere l’abilitazione.

La legge nasce con l’intento dichiarato di promuovere una maggiore consapevolezza nella gestione dei cani e di tutelare la salute pubblica. Tuttavia, questa differenza di trattamento tra adozione e acquisto solleva interrogativi legittimi sull’equità e sull’effettiva efficacia della norma stessa.

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