Gli Stati Uniti guardano con timore alla crescita dei rapimenti di animali domestici: fenomeno nuovo e molto diffuso.
Sempre più convinti dal valore affettivo che ricopre il nostro amico a quattro zampe, i nuovi rapitori, considerata anche la semplicità con la quale si può gestire “il rapito”, il basso rischio di essere eventualmente riconosciuti dalla vittima e la mancanza di una vera e propria legge che punisce tale reato, sono spaventosamente in crescita.
Il rapimento può avere due risvolti: l’estorsione di danaro al povero padrone o la vendita al mercato nero della bestiola. Quest’ultimo è possibile soprattutto se il rapimento avviene ai danni di cuccioli non ancora microchippati.
Già nel 2008 l’American Kennel Club aveva messo in guardia i proprietari nei confronti di questa nuova categoria di malintenzionati e aveva registrato circa 71 rapimenti, quest’anno negli USA siamo già a 100. Il primo stato americano a legiferare per proteggere i nostri cari animaletti è il Texas dove il rapimento di animale domestico è considerato un vero e proprio crimine punibile dalla legge. Molti altri stati americani stanno già prendendo in considerazione il fenomeno e la necessità di adeguare la legislazione per fare giustizia. In California il proprietario disperato di un delizioso cane è stato disposto a pagare ben 10.000 dollari per riabbracciare il suo amico a 4 zampe rapito dalla sua auto parcheggiata.
Visto che l’Italia importa molti prodotti dagli USA … vuoi vedere che importeremo anche questa nuova tendenza criminosa?
Fonte: USA Today