Daspo cinofilo urbano e patentino per i proprietari dei cani: la legge è in parlamento. Una proposta di legge destinata a cambiare profondamente il rapporto tra uomo e cane è in arrivo alla Camera dei Deputati. Il testo, firmato dal gruppo Lega, mira a introdurre obblighi formativi per i proprietari di cani appartenenti a razze da difesa, come Pitbull e Molossi, e prevede sanzioni pesanti per chi maltratta gli animali.
Un patentino per gestire correttamente cani di razze forti
L’obiettivo è chiaro: formare i proprietari per prevenire comportamenti irresponsabili, evitando che gli animali vengano stigmatizzati per colpe non loro. Il patentino obbligatorio sarà richiesto per chi vive con cani considerati più impegnativi dal punto di vista gestionale. Senza questo attestato, non sarà più possibile portare l’animale in spazi pubblici come parchi e aree verdi. La misura, accolta con favore da molti esperti del settore, vuole offrire maggiore sicurezza ai cittadini e al tempo stesso tutelare i cani da situazioni di stress e abbandono.
Daspo cinofilo urbano: vietato l’accesso ai luoghi pubblici a chi maltratta i cani
Una delle novità più discusse è l’introduzione del Daspo cinofilo urbano, un provvedimento che interdirà dalle aree pubbliche chi non rispetta le nuove disposizioni. Per chi è stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti, scatterà anche il divieto assoluto di detenere animali, misura pensata per impedire recidive e casi di abuso.
Verso il divieto nazionale dell’uso della catena
Altro punto centrale della proposta è il divieto sull’intero territorio nazionale dell’uso delle catene per tenere i cani. Attualmente, solo una parte delle Regioni italiane ha legiferato sul tema, e spesso in modo disomogeneo. Con questa norma si vuole armonizzare la legislazione e introdurre sanzioni certe contro chi limita la libertà degli animali in modo inaccettabile.
Daspo cinofilo urbano: un testo unico per colmare i vuoti legislativi
Alla base di tutto, l’intenzione di riordinare e unificare le normative esistenti. L’iniziativa mira a creare un testo unico di riferimento, evitando le attuali discrepanze tra Regioni e garantendo tutele uniformi per tutti gli animali d’affezione. Tra le proposte più avanzate c’è anche quella di inserire cani e gatti nello Stato di famiglia, riconoscendone il ruolo affettivo e sociale.
Cani e gatti come soggetti di diritto
Si punta infine a un riconoscimento giuridico pieno degli animali domestici come soggetti, non più come oggetti. Alcune sentenze hanno già aperto la strada in questa direzione. Il prossimo passo sarà l’adeguamento normativo e l’estensione dei diritti anche nei contesti legati ai trasporti pubblici, inclusi quelli aerei.