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I cani nelle opere d’arte: ecco in quali opere d’arte troviamo protagonisti i nostri amici a quattro zampe

Un legame, quello tra l’uomo e il cane, che dura da secoli e si ritrova anche nella pittura e nelle creazioni artistiche che hanno attraversato i secoli, fino a giungere a noi.
i cani nelle opere d'arte
I cinque figli più grandi di Carlo I, 1637. (The Five Eldest Children of Charles I,1637. ) - Anthony van Dick
i cani nelle opere d'arte
I cinque figli più grandi di Carlo I, 1637. (The Five Eldest Children of Charles I,1637. ) - Anthony van Dick

I cani nelle opere d’arte: ecco in quali opere d’arte troviamo protagonisti i nostri amici a quattro zampe. Se è vero che la fedeltà di un cane nei confronti del suo proprietario è proverbiale, è altrettanto sicuro che anche gli esseri umani difficilmente sarebbero in grado di rinunciare alla compagnia di un cucciolo. L’amore che è capace di donare un cane, infatti, migliora la vita e i grandi artisti del passato hanno trovato un modo originale per ringraziare gli amici a quattro zampe del loro affetto totalizzante: l’arte. Ancora oggi nei quadri, nelle stampe e nelle pitture si ritrova qualche pet che in più di un caso è diventato noto per le sue qualità. Lo stesso vale per le sculture e per i progetti dagli stili innovativi che ne riproducono le fattezze in modo fedele o metaforico. Ecco quali sono le opere iconiche che hanno fatto la storia artistica in tema di animali domestici.

I Cani di Anton Van Dyck

Questo artista utilizzava una tecnica non comune e complessa, in grado di ipnotizzare letteralmente chi ancora oggi ne osserva i tratti, facendolo entrare nella scena. Nel suo quadro più noto, si vedono i cinque figli di Carlo I e, al centro, un Mastino perfettamente integrato nella famiglia reale. A lui si rivolge la mano del neonato che cerca di afferrarlo, mentre l’abito del principe che lo accarezza è in totale contrasto con i colori del quadrupede.

I cani nelle opere d’arte: il simbolo di fedeltà eterna di Jacopo della Quercia

Nel Medioevo, il cane si ritrova spesso nelle lapidi come simbolo di compagno fedele nei secoli. Tra le opere più note, in questo senso, c’è il monumento funebre di Jacopo della Quercia, dove si nota l’animale accucciato teneramente ai piedi di Ilaria del Carretto, a proteggerla nel cammino verso il sonno eterno.

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Monumento funebre a Ilaria del Carretto – Jacopo Della Quercia

I cani che giocano a poker

L’autore è il noto fumettista Cassius Coolidge e il suo è forse il dipinto più famoso della serie. Tutti hanno visto l’immagine dei cani attorno a un tavolo che giocano a poker. Sembrano quasi degli umani a mostrare metaforicamente quanto l’interazione con il padrone, li avvicini alle persone anche nei modi di fare. Fa parte di un gruppo di 16 dipinti, realizzati dall’agenzia pubblicitaria Brown & Bigelow per la realizzazione di un calendario di una azienda di sigari.

i cani nelle opere d'arte
Cani che giocano a poker – Cassius Coolidge

I cani nelle opere d’arte: ritratto dei coniugi Arnolfini

In quest’opera, il cane, diventa richiamo di fedeltà coniugale. Lo ha realizzato Jan van Eyck nel 1434 ed è un vero simbolo della tradizione fiamminga. La razza mostrata è quella del griffone, totalmente devota ai suoi padroni.

ritratto dei coniugi arnolfini
Ritratto dei coniugi Arnolfini (1434) – Jan van Eyck

Buona notte di Arthur Elsie

L’artista ha ripreso una scena familiare, tanto di moda all’epoca, con una bambina che saluta con un sorriso il suo amato cane.

buona notte

La vita quotidiana delle Due Dame

L’opera è di Vittorio Carpaccio e riprende due signore veneziane che si riposano su una veranda e giocano con il cane. Insieme a loro anche degli uccelli, come un pappagallino, la pavoncella e due tortore, tra simboli che riprendono le virtù delle spose, quali la pazienza e la modestia.

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