Condanna per il proprietario che non tiene dovutamente a bada il cane. La Corte di Cassazione, con sentenza n° 46108/2022 ha di recente stabilito che il padrone di un cane è responsabile per le lesioni provocate dal morso del cane stesso, se questi rientra nelle razze ritenute pericolose e per le quali è previsto, oltre al normale utilizzo del guinzaglio, anche il ricorso alla museruola.
Sono queste le conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato dall’imputato contro la sentenza del Giudice di Pace che lo condannava per lesioni colpose e applicava al responsabile la pena pecuniaria di 300 euro con anche l’obbligo di risarcimento del danno pari, nella fattispecie, a 350 euro.
L’imputato era ricorso in Cassazione contestando l’addebito della responsabilità penale e sostenendo che il morso del cane era scaturito dal fatto che la persona ferita, mentre si trovava lungo una strada pubblica ed era intenta a spazzare, aveva colpito il cane con la scopa. Si è quindi trattato, sosteneva l’imputato, di una reazione del tutto imprevedibile dell’animale, causata dalla condotta anomala tenuta dalla persona in questione, che ha poi subito il morso da parte del cane.
Condanna per il proprietario che non tiene dovutamente a bada il cane: la sentenza della Corte di Cassazione
Tuttavia la Corte di Cassazione, si legge nella sentenza, “ha evidenziato come il cane fosse di razza pericolosa per la quale si impone l’uso del guinzaglio e della museruola e come la stessa dinamica dei fatti, ovvero l’essere stata la vittima aggredita mentre si trovava per strada intenta a spazzare con un bastone, valeva a dimostrare come il proprietario non aveva alcuna capacità di tenuta del cane, le cui reazioni sono imprevedibili sono imprevedibili per natura ed impongono per ciò l’apprestamento di tutte le possibili cautele in prossimità di persone terze”.