Cani di Chernobyl: differenze dovute all’ambiente e non a mutazioni radioattive

Cani di Chernobyl: differenze dovute all’ambiente e non a mutazioni radioattive

I risultati dello studio condotto dalle Università della Carolina del Nord e dalla Columbia
I risultati dello studio condotto dalle Università della Carolina del Nord e dalla Columbia
cani di chernobyl
Immagine @vitadacani.info

Cani di Chernobyl: differenze dovute all’ambiente e non a mutazioni radioattive. I risultati di uno studio. 

Uno studio pubblicato su PLOS One, condotto dalle Università della Carolina del Nord e dalla Columbia, ha analizzato due popolazioni di cani che vivono nell’area di Chernobyl, distinguendo quelle vicino alla città e quelle nei pressi dell’ex centrale nucleare. Contrariamente a quanto si potesse ipotizzare, le differenze genetiche osservate non sembrano essere causate direttamente dalle mutazioni indotte dalla radioattività, ma piuttosto da altri fattori ambientali e pressioni selettive.

Cani di Chernobyl: due popolazioni di cani a confronto

Secondo il professor Matthew Breen, autore principale dello studio, i ricercatori hanno osservato che, nonostante i cani di Chernobyl. città e quelli della zona della centrale nucleare distino appena 16 chilometri, sono geneticamente distinti. Lo studio ha cercato di capire se esposizioni prolungate a tossine ambientali, come radiazioni e metalli pesanti, possano spiegare queste differenze. I risultati mostrano che i cani della città hanno un profilo genetico simile a quelli di altre aree dell’Europa orientale, come Russia e Polonia. Questo ha permesso di utilizzarli come “controllo” per confrontare le differenze genetiche con i cani della centrale.

Cani di Chernobyl: nessuna mutazione genetica rilevante

Attraverso un’analisi approfondita, il team ha esaminato i cromosomi, piccole sezioni del genoma e singoli nucleotidi, alla ricerca di mutazioni significative. Come spiega Breen: “Sappiamo che alte dosi di radiazioni possono provocare instabilità genetiche. Tuttavia, non abbiamo trovato evidenze di mutazioni vantaggiose trasmesse alle generazioni successive”.

Nonostante ciò, gli scienziati non escludono che pressioni selettive abbiano giocato un ruolo. Megan Dillon, coautrice dello studio, ha aggiunto: “Forse i primi cani di Chernobyl sopravvissuti avevano già tratti genetici che li hanno resi più adatti a vivere in quell’ambiente. Indagare su questo aspetto sarà il prossimo passo”.

Le implicazioni per la salute ambientale

Lo studio sottolinea che i rischi per la salute derivano non solo dalla radioattività, ma anche dall’esposizione a tossine come piombo, pesticidi e amianto, rilasciate durante gli interventi di bonifica. “Studiare animali come questi cani offre un’importante finestra sui rischi per la salute umana,” ha dichiarato Norman Kleiman, co-autore dello studio. Inoltre, i ricercatori hanno rilevato differenze nella presenza di zecche e nei patogeni che queste trasmettono tra i cani di Chernobyl città e quelli della centrale, evidenziando esposizioni ambientali diverse.

Una lezione per il futuro

Secondo i ricercatori, continuare a studiare gli effetti delle catastrofi ambientali è fondamentale: “Con l’avanzare della tecnologia e dell’industrializzazione, è inevitabile che si verifichino altri disastri su larga scala. Comprendere i rischi e come proteggerci è essenziale,” ha concluso Kleiman.

 

Leggi gli ultimi articoli

© COPYRIGHT VITADACANI.INFO - RIPRODUZIONE RISERVATA

DISCLAIMER

Le informazioni esposte in vitadacani.info hanno uno scopo esclusivamente informativo, possono essere modificate oppure rimosse in qualsiasi momento, e, nel caso di informazioni di carattere veterinario o in ogni caso inerenti alla salute del cane, in nessun modo possono costituire e/o sostituire la formulazione di diagnosi e/o la prescrizione di trattamento medico veterinario. Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo andare a sostituire il rapporto diretto tra il veterinario e il padrone del cane o la visita veterinaria, anche specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio veterinario e/o quello dei medici veterinari specialisti in merito a qualsiasi indicazione riportata nel sito stesso. Per l’uso di medicinali o di qualsiasi prodotto o servizio indicati nel sito è assolutamente necessario e assolutamente indispensabile consultare il proprio veterinario. In nessun caso il sito, il Direttore, l’Editore che lo gestisce, gli autori degli articoli e/o dei contenuti, né altre soggetti in qualsiasi modo connessi al sito, saranno responsabili di qualsiasi eventuale danno anche solo ipoteticamente collegabile all’uso dei contenuti e/o di informazioni presenti sul sito. Il sito non si assume alcuna responsabilità in merito al cattivo uso che gli utenti o i visitatori del sito potrebbero fare delle indicazioni, dei suggerimenti, dei prodotti, dei servizi riportati nel sito stesso. Non è in alcun modo possibile garantire l’assenza di errori e l’assoluta correttezza delle informazioni divulgate né che le informazioni o i dati risultino aggiornati. In qualità di affiliato Amazon, vitadacani.info può ricevere un modico compenso da Amazon, per gli eventuali acquisti idonei generati dai link presenti in questo articolo.

Torna in alto