Emi è un cane che mi sta particolarmente a cuore. E’ un meticcio di taglia media, femmina e dell’età di 3 anni e mezzo. È molto esuberante, affettuosa e piena di vita. Questa estate, purtroppo, è stata colpita da una malattia (Ehrlichiosi) trasmessa dal morso di una zecca. Ora per fortuna, dopo una terapia antibiotica specifica, è guarita ma ha rischiato veramente di morire. Purtroppo, a volte, i sintomi di questa infezione non sono subito riconoscibili, per cui occorre stare molto attenti. Questi, tra i più comuni:
– Febbre alta
– Letargia
– Anoressia
– Debolezza
– Dimagrimento
– Anemia
– Diminuzione piastrine
– Diminuzione globuli bianchi
– Dolori alle articolazioni
Anche se prevalentemente diffusa nelle zone tropicali e subtropicali, l’Ehrlichiosi è presente oggi un po’ in tutto il mondo. Affinché la trasmissione del parassita avvenga, la zecca deve rimanere attaccata per almeno 48 ore consecutive. La malattia può anche essere trasmessa attraverso trasfusioni di sangue da parte di donatori infetti. La terapia antibiotica indicata in questi casi è rappresentata da un farmaco a base di tetracicline da somministrare per almeno un mese senza interruzioni. Naturalmente, fondamentale è la prevenzione che va effettuata sottoponendo il cane a regolari trattamenti antiparassitari con prodotti specifici ricordando che ormai, causa cambiamenti climatici, il pericolo esiste durante tutto l’anno.